Lazio, Wilson: "Strakosha è intelligente, deve pazientare. Gasperini? Forse ha un altro televisore..."

Torna stasera in televisione Pino Wilson, come sempre con Football Crazy su GoldTv insieme a Elisa Di Iorio. Lo storico capitano della Lazio del '74 è intervenuto in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, per commentare l'attuale momento della squadra di Inzaghi dopo la rivincita in campionato contro l'Atalanta: "Più che altro una rivalsa nei confronti di uno che non vuole ammettere che anche le altre squadre possono giocare bene come la sua e mettere sotto l'Atalanta. Soltanto Gasperini non riesce a capire come la partita di domenica scorsa sia stata un monologo della Lazio, evidentemente ha un altro televisore o qualcuno che gli spiega male le cose. L'unica interpretazione è che noi siamo stati più forti e abbiamo vinto. Farris è stato bravissimo nel rispondergli a tono senza una linea polemica forte, ha fatto quello che doveva fare e non è sceso sul suo piano. Cagliari? Mai come questa settimana i giocatori avrebbero voluto rigiocare subito visto l'entusiasmo. Sta di fatto però che questi giorni sono serviti anche per alleggerire la tensione e la situazione fisica, è positivo. Il Cagliari sulla carta è alla portata non fosse altro per la differenza di punti, è bene comunque che la concentrazione rimanga al massimo perché ogni occasione di fare punti è oro".
STRAKOSHA E MUSACCHIO - "La società ha fatto bene a parlare di Strakosha, le polemiche servono a poco. Lui è un ragazzo intelligente che sa che Reina è stato uno dei portieri più forti del mondo, prende atto del campo che è unico giudice: non credo che per dispetto non vogliano farlo giocare. Aspetterà il suo turno come ha fatto Reina, che si è preso i galloni da titolare con merito, dando anche un'alternativa con il gioco con i piedi. Io ho molta stima di Strakosha, l'ho sempre difeso anche lo scorso anno: è il momento di Reina per tanti motivi, la pazienza deve essere la sua arma. Musacchio? Ha fatto vedere che era quello che ci serviva, un difensore di cui avevamo bisogno. E' venuto il più forte disponibile sulla piazza, tra i papabili è stato il migliore: ora però starà a lui convincerci".