Lazio Women, Castiello: "Ho già segnato nel derby, domenica spero di sbloccarmi!"

"Non dimenticherò mai quel giorno. Avevo 15 anni, fu il mio primo gol in Serie B. Ancora oggi è il momento più bello della mia avventura con questa maglia".
13.11.2019 23:00 di Francesco Mattogno Twitter:    vedi letture
Fonte: sslazio.it
Lazio Women, Castiello: "Ho già segnato nel derby, domenica spero di sbloccarmi!"

Roma e poi ancora Roma. La sconfitta nel derby di Coppa Italia dello scorso weekend è già alle spalle, la Lazio Women ora dovrà puntare a vincere la stracittadina di campionato contro le giallorosse che, fatalità, arriverà solo a 7 giorni di distanza dal primo incontro. Con una bella e lunga intervista a www.sslazio.it, la centrocampista Antonietta Castiello ha presentato la sfida e il momento delle ragazze di mister Seleman.

L'ultima vittoria della Lazio nel derby risale al 2-1 del 30 novembre 2013, arrivata proprio grazie ad un tuo gol.

"Non dimenticherò mai quel giorno. Avevo 15 anni, fu il mio primo gol in Serie B. Ancora oggi è il momento più bello della mia avventura con questa maglia. Segnai il gol del pareggio, poco dopo arrivò il nostro 2-1 con il rigore di Berarducci".

Domenica ci sarà ancora la Roma CF a distanza dell'ultimo derby perso 0-2 una settimana fa: quali saranno gli errori da non ripetere?

"Nell'ultima stracittadina abbiamo disputato la miglior partita della stagione, dominando e tenendo il pallino del gioco per tutti i 90'. Dovremo però essere brave a finalizzare meglio le occasioni create. Sentiamo molto questa partita, un attaccamento che abbiamo pagato negli ultimi precedenti. Sarà fondamentale affrontarlo con la testa giusta e non avere paura di vincere".

Sarai una doppia ex della partita, in caso di gol esulterai?

"Assolutamente, anche se con pieno rispetto. Ho la Lazio nel cuore, non potrei non farlo. Non ho ancora segnato in questa stagione, spero di sbloccarmi proprio domenica. La loro è sempre stata una squadra forte, quest'anno invece stanno incontrando qualche difficoltà".

Cosa vuol dire giocare al Fersini?

"Per noi è un'emozione indescrivibile, per tutto quello che comporta. Ci dà una carica pazzesca, abbiamo meritato questo privilegio. Qui a Formello contro di noi non deve vincere nessuno".

In cosa è cambiato Seleman rispetto alla sua prima avventura sulla panchina della Lazio?

"Probabilmente si è ammorbidito, si è calato di più nella parte. Il mister pensa prima di tutto a farci stare tranquille e a rendere al meglio. Prima di lui avevamo un'icona come la Tesse, che ci ha portato una mentalità vincente. Con lei però era un po' più dura, visto che ci voleva sempre cattive e pronte".

Il vostro segreto è il gruppo unito?

"Fin da questa estate abbiamo pensato a fare gruppo e a lavorare. Volevamo cancellare l'ultimo campionato, così fin dall'inizio abbiamo aiutato le nuove ad inserirsi. Quando possiamo usciamo a cena insieme, siamo un gruppo molto unito. Mi trovo bene con tutte, soprattutto con le mie migliori amiche Pedullà, Lombardozzi e Coletta".

Come ti sei avvicinata al mondo del calcio?

"Fin da bambina scendevo sotto casa a giocare con i miei amici. Mio padre all'inizio non voleva, così fino a 11 anni giocavo solamente con loro. Poi un giorno mi ha visto il presidente del Morandi e grazie a lui ho iniziato il percorso che mi ha portata alla Lazio".

Ti ispiri a qualche giocatore della Lazio di Inzaghi?

"Mi rivedo in Parolo, giocatore abituato a correre tanto e bravo negli inserimenti. L'altro giocatore a cui mi ispiro è Nainggolan".

Cosa fai quando non sei in campo?

"Lavoro in una ditta di pulizie. Non è facile far coesistere gli impegni calcistici con quelli quotidiani ma per noi ormai è diventata un'abitudine. Stacchiamo dal lavoro e andiamo in campo, ci alimentiamo con la passione. L'augurio è che con l'attuale attenzione mediatica il calcio femminile possa finalmente essere messo sullo stesso piano di quello maschile".

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?

"Non lasciare il calcio. Questo sport è la mia vita e la mia più grande passione, farò di tutto per continuarla a viverla pienamente".

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