Scatta l'ora di Martinez: con il Catania c'è l'intesa

E’ arrivato il momento di stringere per Kolarov e Martinez. Uno in un uscita, l’altro in entrata. Incroci e intrecci di mercato che si devono incastrare tra loro. Per forza. E in brevissimo tempo. C’è un po’ d’ansia in casa Lazio perché si corre e si tratta su più fronti. Precisamente su due. Da una parte c’è Aleksandar Kolarov, dall’altra Jorge Martinez, appunto. Parte dei soldi ricavati dalla cessione del primo acquistano il secondo. Che è e rappresenta il principale obiettivo e soprattutto il grande colpo che vuole assestare Claudio Lotito. Il timore di non farcela o di arrivare in ritardo, però, è parecchio. C’è da dire che fino ad ora, seppur a fari spenti, la società biancoceleste è stata intelligente, muovendosi con astuzia e in netto anticipo sul talento del Catania rispetto a tutti gli altri. Sin da metà aprile Lazio e Catania, inclusi i manager del Malaka, parlano e discutono su questa operazione, tanto da trovare, nonostante le smentite da entrambe le parti, un’intesa di massima: 6 milioni per la comproprietà, con un diritto di riscatto per il prossimo anno sull’altra metà del cartellino, più la possibilità di inserire uno o più giocatori (uno era Foggia). In tutto questo c’era anche l’assenso favorevole del giocatore, confermato pure durante la preparazione dei mondiali.
Un affare condotto tutto sommato bene e talmente avanzato che in questi giorni (forse domani) è stato fissato un incontro con i procuratori di Martinez, ma anche con i dirigenti del Catania. Ma c’è un intoppo. O meglio un imprevisto che rischia seriamente di rimettere tutto in discussione. Oltre alla Fiorentina, sul giocatore è piombata la Juventus. Una concorrente che, se dovesse approfittare del momento d’empasse della Lazio, sarà durissima da superare. Tra due giorni a Milano Lotito ha in programma di incontrarsi con Lo Monaco del Catania, ma, guarda caso, è lo stesso giorno in cui il club siciliano si dovrà vedere con la società bianconera guidata da un motivatissimo Andrea Agnelli. Un problema di non poco conto che ha spiazzato i biancocelesti che non potrebbero competere con la Juventus. La certezza è che, nonostante il pesante inserimento, la Lazio è ancora avanti. Di poco, ma ancora avanti.
La posizione biancoceleste si potrebbe rafforzare se in questi quattro giorni Lotito riuscirà a cedere Kolarov a cifre importanti, almeno sui 20 milioni di euro. Ma per come si stanno mettendo le cose, sembra molto difficile. Il Manchester City insegue il terzino e vorrebbe chiudere in poco tempo, ma dietro c’è il Real Madrid. E fin qui è storia nota e conosciuta. Di sicuro, però, le parole di ieri del patron biancoceleste non è che siano d’aiuto. «15 milioni di euro? Con questi soldi non ci comprano nemmeno gli scarpini di Kolarov...», il primo assaggio. «Il nostro terzino è uno dei migliori del mondo, ma per lui, al momento, non ho ricevuto ancora alcuna offerta», il secondo. Frasi, quelle del presidente laziale, che hanno indispettito parecchio il Real Madrid e non solo. E che ricordano un po’ l’atteggiamento avuto l’anno scorso sulla cessione poi ritirata di Goran Pandev. Il prezzo fissato dalla Lazio per cedere il serbo è di 25 milioni di euro, ma per adesso solo gli inglesi del City si sono avvicinati offrendo una ventina o giù di lì, ma non è bastata. Nel mercato questo genere di cose sono un po’ la regola quotidiana, ma la storia insegna che non bisogna esagerare, anche perché alla fine si rischia di rimanere insoddisfatti e, magari, con la beffa di avere in rosa un forte giocatore, ma non più motivato e con la testa altrove. Saranno giorni di fuoco e intensi, con una doppia trattativa, ma anche con il futuro di Cristian Ledesma. Oggi l’atteso incontro.