Lazio, all'Olimpico ormai è sempre notte fonda: il Verona passa, finisce 1-2

La Lazio crolla ancora all'Olimpico, dopo l'Udinese a fare festa è il Verona e domani i biancocelesti possono finire a -12 dal Milan.
13.12.2020 07:38 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, all'Olimpico ormai è sempre notte fonda: il Verona passa, finisce 1-2
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

La Lazio perde ancora all’Olimpico, stavolta a far festa è il Verona che vince 1-2 e sorpassa i biancocelesti in classifica salendo a quota 19. Lazio bene nella prima mezzora, poi tantissimi errori e Verona spietato nello sfruttarli e prendersi tutta la posta in palio. Ora i numeri del campionato della Lazio sono preoccupanti: per i 17 punti in classifica, ora il divario dal Milan rischia di diventare di dodici lunghezze, ma anche per un cammino interno da brividi. All’Olimpico fin qui è arrivato solo un successo, quello contro il Bologna, poi due pari e tre sconfitte. Cinque punti in sei partite per la Lazio tra le mura (poco) amiche. A peggiorare ancora di più il bilancio della serata anche l’infortunio di Acerbi che ora andrà valutato per le prossime partite. 

LAZZARI NELLA PORTA SBAGLIATA - Juric piazza Tameze nell’inedito ruolo di prima punta, attaccante mascherato con il compito di andare a disturbare l’inizio azione della Lazio che, però, prende subito in mano le redini della partita e manovrano anche bene grazie al lavoro di Caicedo che viene incontro, a ricevere palla e poi smista bene per Immobile o Lazzari a destra e proprio da destra nasce la prima occasione della partita. Lazzari scappa sulla fascia di competenza, effettua il cross che viene intercettato e finisce tra i piedi di Barak che si fa scippare da Akpa, palla a Immobile che controlla e scarica il destro da posizione favorevole, Ciro però è impreciso e grazia Silvestri. Partita intensa, il Verona si difende e riparte e al 18’ rischia di diventare pericoloso con Zaccagni che s’invola con Salcedo e il solo Radu tra loro, per fortuna della Lazio il passaggio del centrocampista gialloblu è arretrato e Salcedo è costretto a tentare il tiro da fuori che, deviato, finisce in angolo. La Lazio fa bene in pressione e nel recupero palla, costringe spesso il Verona all’errore tecnico e quando riesce a distendersi, a trovare la profondità di Immobile, dà sempre la sensazione di poter essere pericolosa e così acide al 24’ con Ciro che scatta a sinistra, trova l’assist per Caicedo che stoppa e tira da posizione abbastanza defilata e palla che attraversa lo specchio e termina fuori. Tegola ulteriore per Inzaghi che deve rinunciare ad Acerbi - il quale accusa un problema alla coscia - e inserire Hoedt al centro della difesa. Col passare dei minuti il Verona alza la pressione, Milinkovic - non bene nella prima frazione - perde un pallone sanguinoso e fa scattare la ripartenza gialloblu che porta Veloso al cross teso su cui Zaccagni non arriva e allora Reina agguanta in presa evitando altri pericoli. Il serbo non impara dall’errore, altro errore, altro leziosismo inutile, Faraoni interviene in modo deciso, c’è anche il sospetto di un tocco con la mano, recupera la palla e innesca il contrattacco del Verona che porta al vantaggio della squadra di Juric: l’esterno prende palla, scambia con un compagno, arriva sul fondo e crossa al centro, difesa laziale messa malissimo e sul diagonale di Dimarco è decisiva la deviazione di Lazzari che spedisce nella propria porta. Lazio in bambola e Verona vicinissimo al raddoppio, Tameze vince il duello aereo con Hoedt e manda in porta Zaccagni che a tu per tu con Reina trova il piedone del portiere spagnolo che salva i biancocelesti. 

CAICEDO FA, RADU DISTRUGGE - La ripresa si apre senza cambi, Inzaghi conferma i suoi e la Lazio parte con il piede premuto sull’acceleratore, vuole il pari e si riversa in avanti, con forza, determinazione, ma anche un po’ di incoscienza e così il Verona ha una chance in contropiede, con Dimarco che mette una palla pericolosa tra portiere e linea difensiva che Radu è bravo a mettere in angolo. Sul corner s’accede una mischia e Parolo libera, lo scampato pericolo induce i biancocelesti a mettere ancora più veemenza nella fase offensiva e al 55’ una super giocata di Caicedo fa esplodere la gioia laziale: Felipe riceve spalle alla porta, controlla e quasi dal limite dell’area si gira e conclude perfettamente non lasciando scampo a Silvestri. Sfida aperta, il Verona non rinuncia ad attaccare anche con interscambio dei ruoli e sulla discesa di Veloso è Dimarco in area a lisciare la conclusione da due passi e poi Hoedt manda in corner. Azione simile qualche minuto dopo e stavolta è Reina a uscire in modo provvidenziale su Salcedo. Inzaghi opta per due cambi inserendo Correa ed Escalante per Caicedo e Leiva. Occasione biancoceleste al 65’ con Akpa che si butta nello spazio, viene lanciato da Milinkovic, ma Zaccagni rimonta e salva evitando anche il corner. La Lazio però continua a farsi male da sola, Radu si fa scippare da Salcedo, palla a Tameze che salta Reina e fa gol. Il romeno protesta per un fallo, ma per Abisso è tutto ok e anche il Var rimane silente. La reazione della Lazio si concretizza in un’azione confusa che porta Fares al tiro, ma Silvestri mura e dice no. Corner conseguente e il portiere del Verona è bravo a respingere il colpo di testa di Milinkovic, poi Immobile prova il tap-in ma Magnani fa scudo col corpo. Nel finale assedio confuso, sinistro di Pereira deviato e miracolo col piede di Silvestri. È l'ultima chance per la Lazio, vince il Verona e ora per i biancocelesti è notte fonda.