Lazio, sei agli ottavi! Correa, Immobile e tanta sofferenza: con il Bruges basta il 2-2

La Lazio con cuore e sofferenza strappa il pari contro un ottimo Bruges e vola agli ottavi di finale di Champions League. I biancocelesti passano due volte in vantaggio con Correa e Immobile, ma entrambe le volte si fanno rimontare dai belgi che nel finale danno vita a un vero e proprio assedio che porta alla clamorosa traversa di De Ketelaere al 92’. I biancocelesti stanchi e bloccati forse anche dalla pressione che il match portava con sé, non hanno saputo sfruttare la superiorità numerica maturata già nel primo tempo per il rosso a Sobol, ma che con carattere e anche un pizzico di buona sorte conquistano il primo obiettivo stagionale. La Lazio torna agli ottavi di Champions dopo 20 anni, un traguardo storico, un’altra medaglia sul petto del gruppo di Inzaghi.
CONDIZIONI IDEALI - La Lazio parte subito con il piede premuto sull’acceleratore, aggressiva e propositiva, sfruttando le qualità dei suoi giocatori avanzati e soprattutto di un ispirato Correa. La prima chance è proprio biancoceleste, Acerbi scodella un cross da sinistra sul quale arriva prima di tutti Milinkovic spedendo però tra le braccia di Mignolet. Bene la squadra d’Inzaghi, convinta nel proporre gioco e al 12’ passa in vantaggio con Corre che prima effettua un velo che apre la strada a Luis Alberto che calcia in diagonale da posizione invitante, Mignolet respinge ma sul tap-in è lestissimo Correa a ribadire in rete e a trovare il secondo gol in Champions. Lazio che sembra in totale controllo e che sessanta secondi dopo torna a bussare alla porta del Bruges e ancora con il Tucu he prova il destro radente su cui però è attento il portiere belga. Il Bruges sembra stordito, ma improvvisamente s’accende e passa alla prima chance creata. Lang raccoglie palla sul fronte di destra difensivo della Lazio, s’accentra e fa partire un tiro forte che Reina non trattiene, sulla palla s’avventa Vormer che fa 1-1. Il gol subito mette paura ai biancocelesti che abbassano i ritmi e rischiano di capitolare sulla giocata di De Ketelaere che stoppa e calcia di sinistro dal limite sfiorando il palo con Reina fermo a guardare. La partita ora è equilibrata, le squadra s’affrontano a viso aperto, il Bruges alza il baricentro e inevitabilmente concede spazi che Immobile sfrutta al meglio al 26’ quando s’invola sulla sinistra, entra in area e viene abbattuto da Clinton Mata, Cakir non può far altro che fischiare calcio di rigore: dal dischetto va proprio Ciro che spiazza Mingolet e riporta avanti i biancocelesti. Il gol non cambia granché il volto della partita e la squadra di Clement si rende pericolosa poco dopo la mezzora e ci vuole un grande intervento di Hoedt per togliere la palla dalla disponibilità di De Ketelaere che si sarebbe trovato a tu per tu con Reina. Inzaghi chiede a gran voce a Lazzari di puntare Sobol, l’esterno del Bruges è ammonito e più lento dell’ex Spal. Lazzari esegue, punta Sobol, lo salta e viene abbattuto, sarebbe ammonizione ma Cakir incredibilmente grazia l’ucraino. Dalla punizione conseguente Lazio pericolosa con Acerbi e Leiva, ma Balanta s’immola e respinge la conclusione del difensore. Clement capisce che Sobol è fortemente a rischio e prepara il cambio con Deli, ma quando s’aspetta solo che il pallone esce per effettuare il cambio, ecco che Lazzari piazza un altro sprint e Sobol è ancora una volta ingenuo e irredento. Fallo clamoroso e stavolta seconda ammonizione inevitabile. Bruges in dieci. Clement è furioso con il suo giocatore e corre ai ripari inserendo Deli per Lang.
SOFFERENZA - Inzaghi effettua subito un cambio, cambio per non voler correre rischi: fuori Hoedt (ammonito) e dentro Radu. Lazio che si rende subito molto pericolosa con una super giocata di Milinkovic che manda in profondità Correa, diagonale dell’argentino e palla fuori di centimetri. Biancocelesti che fanno girare il pallone alla ricerca dello spazio, hanno un uomo in più, un vantaggio che si vuole sfruttare tramite il possesso palla e al 55’ una buona combinazione tra Radu, Immobile e Marusic libera il montenegrino che s’incunea in area e prova a beffare Mignolet che però sul primo palo copre bene e respinge. Il Bruges però c’è, è squadra con buoni valori tecnici, lo dimostra al 60’ con un’azione prolungata che trova Vanaken al limite, percussione del capitano e cross al centro che viene deviato sul fondo da Milinkovic. La Lazio risponde con un’altra combinazione tra Immobile e Correa, destro del Tucu che però è centrale e non impensierisce Mignolet. La squadra di Inzaghi continua con il suo spartito, fa girare la palla in attesa dello spazio giusto, la seria viaggia abbastanza bene e libera al tiro Milinkovic che però calcia di sinistro, non il suo piede, non dando problemi al portiere avversario. Il Bruges dal 70’ spinge con convinzione, si gioca il tutto per tutto e quindi concede spazi in contropiede, Luis Alberto imbecca Immobile che ha la chance per il tris ma la spreca calciando alto. Inzaghi allora opera tre cambi togliendo proprio Immobile, Luis Alberto e Leiva e inserendo Akpa Akpro, Caicedo ed Escalante. Il gol fallito si rivela però letale poco dopo, cross dalla destra di Vormer e colpo di testa vincente di Vanaken che salta alle spalle di Luiz Felipe e fa 2-2. Clement butta dentro Okereke e Van der Brempt, Inzaghi risponde con Pereira per Correa. La Lazio soffre, gli ultimi minuti sono di battaglia, il Bruges si riversa in avanti e con De Ketelaere prende una clamorosa traversa che fa tremare l'Olimpico biancoceleste. È l’ultimo sussulto di un match folle, di un secondo tempo soffertissimo, ma la Lazio riesce a strappare il punto che basta e a volare agli ottavi di finale di Champions League.