Pancaro avvisa: "Lazio, devi investire per non cadere nell'anonimato"

RASSEGNA STAMPA - "Sogno di allenare la Lazio. A chi mi ispiro? Eriksson. Non dimenticherò mai l'amore viscerale dei tifosi. Si meritano il meglio", esordisce così l'ex terzino Giuseppe Pancaro ai taccuini de La Repubblica. Gli rimarranno per sempre gli anni vissuti nella Capitale, di cui ammette di avere un ricordo bellissimo. Della sua vecchia squadra sente ancora Inzaghi, Veron, Favalli e Negro, oltre a Vieri con cui ha un bel rapporto, come ha spiegato al giornale.
Ha poi parlato di attualità, esprimendosi sul ritorno sulla panchina biancoceleste di Maurizio Sarri: "Ora la società deve costruirgli una squadra per competere. Se non vuole cadere nell'anonimato, la Lazio deve investire", ha affermato. Secondo lui il tecnico può risollevare la squadra con la sua filosofia, visti anche diversi elementi buoni già presenti in rosa come Zaccagni e Castellanos: "Ma bisogna aggiungere un giocatore per reparto per tornare in Europa".
E Pedro, per Pancaro, è assolutamente da confermare vista la sua mentalità che è fondamentale per lo spogliatoio. In conclusione, poi, ha rilasciato anche un pensiero sull'addio di Baroni, che dispiace molto all'ex terzino: "La sua Lazio a tratti ci ha fatto divertire. L'avrei tenuto dandogli la possibilità di lavorare".
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