PAGELLE Lazio - Porto: Milinkovic un gigante, Ciro le tenta tutte. Luis, peccato per le chance

25.02.2022 06:50 di  Carlo Roscito  Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
PAGELLE Lazio - Porto: Milinkovic un gigante, Ciro le tenta tutte. Luis, peccato per le chance
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STRAKOSHA 6,5: Per un soffio non arriva sul rigore di Taremi: troppo preciso, l’attaccante del Porto. Interventi reattivi nella ripresa su Otàvio e Vitinha, due tiri di fila nel giro di 15-20 secondi. Si oppone anche a Taremi, purtroppo non può nulla su Uribe che si infila come un coltello nel burro.

MARUSIC 6: Regge da quella parte, come all’andata viene sorpreso solo una volta nel primo tempo. Prova a spingere quando può, ha una bella falcata, la gamba per arrivare al capolinea della linea di fondo.

LUIZ FELIPE 6: Energico nei contrasti, gioca una sfida maschia. Sui gol presi ha poche colpe stavolta.

PATRIC 5,5: Meriterebbe la sufficienza, anche di più, se non fosse per l’errore che costa il raddoppio del Porto. Esce a tutta velocità su Taremi, aveva già accorciato Luiz Felipe, è un raddoppio che lascia lo spazio a Uribe per l’inserimento. Uno sbaglio che ricorda proprio quello del brasiliano compagno di reparto contro il Cagliari.

RADU 6: Ringhia fino all’ultimo secondo di partita a disposizione. Becca il giallo all’inizio, fa capire subito le sue intenzioni, per superarlo bisogna passare sui suoi tacchetti. Dedizione alla causa massima.

Dal 54’ HYSAJ 5: Entra e va subito in affanno. L’unica cosa da ricordare è un aggancio per tenere in campo un lancio sballato, poi si fa saltare, perde possessi e non segue Uribe pronto a

MILINKOVIC 7: Intercetta il pallone di Pepe, quel piedino spedisce Immobile in porta come fosse l’assist più prezioso della terra. Comanda a centrocampo con il suo strapotere tecnico e fisico, giocate belle e utili, regala servizi d’oro ai compagni. La sua gara ha una sola macchia, quel tocco sulla gamba di Taremi che maliziosamente fa di tutto per esaltare il contatto. Da solo impensierisce una squadra intera: trasforma ogni lancio in un’occasione da gol.

LEIVA 6: Sbaglia poco, prova a tessere i fili della trama, a spostare il gioco da una parte all’altra del campo. Peccato giusto per un paio di lanci non provati per le fughe di Immobile o Felipe Anderson, la difesa del Porto poteva essere sorpresa con un pizzico di coraggio in più.

Dal 54’ CATALDI 6,5: Entra quando in campo la fatica si fa sentire sulle gambe di quasi tutta la squadra. Si allungano gli spazi da coprire, è per quello che soffre un po'. Riaccende i minuti finali con un tap-in da opportunista. 

LUIS ALBERTO 5,5: L'imprecisione, dannazione. L’aveva promesso alla vigilia, avrebbe dovuto tentare più volte il tiro. Gli manca proprio la freddezza nelle chance che gli capitano sul destro: due li strozza, sul terzo ha una sfiga cosmica e colpisce l’incrocio, il quarto viene murato dalla scivolata disperata dei difensori. Se la cava (come sempre) nella gestione dei palloni, peccato per quelli non spediti in porta.

FELIPE ANDERSON 6,5: Inizia con due tunnel sotto la panchina di Sergio Conceicao, il tecnico che non l’ha mai impiegato l’anno scorso. Prosegue alla grande fino all’intervallo, gli spunti diminuiscono nel secondo tempo, forse a causa della stanchezza. Complicato strappare in quel modo per tutto il match.

IMMOBILE 7: Due gol annullati, uno realizzato con fuga e sparo sul primo palo, un’altra gioia gliela nega Costa mettendoci la faccia. Una furia di attaccante nonostante la settimana di stop forzato. La benzina scarseggia nella ripresa, normale che sia così. Ma rimane sempre un pericolo costante, si vede anche s.

PEDRO 6: Era “impossibile” vederlo tra i convocati, il fatto che parta titolare è quasi un miracolo. Gioca in condizioni precarie, l’inizio è sui suoi livelli, chiaramente alla lunga paga la preparazione condizionata dal problema riportato a Udine.

Dal 71’ MORO 5,5: Uno spunto degno di nota, quando fugge e viene steso (dov’è il cartellino giallo dell’arbitro?).

ALL. SARRI 6,5: La Lazio gioca bene per larghi tratti, è punita dagli episodi e dalla sfortuna nelle occasioni clamorose che vengono create grazie alla manovra veloce e alle intuizioni individuali. È rimasto solo il campionato, ci si aspetta un finale in crescendo.

Pubblicato ieri alle 20:50