Lazio, ricomincia la tua corsa: contro l'Udinese tornano i tre punti

Pubblicato il 17-4 alle 20.50
18.04.2019 06:30 di  Laura Castellani  Twitter:    vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, ricomincia la tua corsa: contro l'Udinese tornano i tre punti
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Serviva ripartire. La Lazio ricomincia a macinare chilometri e punti, nella sua corsa all'Europa. Lo fa contro l'Udinese, battuta per 2-0. La sconfitta con il Milan è un ricordo. Semmai è rimasta addosso solo un po' di rabbia, fisiologica e necessaria per scendere in campo con la giusta grinta. Almeno nel primo tempo, un po' meno nella ripresa: al 21esimo, Immobile imbecca Caicedo, firma del vantaggio biancoceleste. Passa una manciata di minuti, poi Sandro spedisce la sfera tra i pali protetti dal proprio portiere, Musso. Milinkovic va di testa: la palla non inquadra la porta, ma il rimpallo sui piedi del centrocampista bianconero punisce i friulani. Nella ripresa, la parata di Strakosha su rigore pesa come un gol: mantiene la porta inviolata. Il mercoledì all'Olimpico serve per scuotersi di dosso emozioni e impressioni negative. La Lazio riparte. Dove la condurrà la sua corsa si vedrà solo a fine campionato. L'importante è riprendere fiato e non fermarsi più.     

LAZIO, LE SCELTE DI INZAGHI - Cambi obbligati, o quasi. Inzaghi fronteggia le assenze dei due fantasisti, Correa e Luis Alberto. Il primo è uscito acciaccato dalla sfida contro il Milan, il secondo deve scontare il turno di squalifica. Al posto dello spagnolo, torna titolare Parolo. Assente anche Marusic, sostituito da Romulo. In attacco vanno Caicedo e Immobile. Nonostante le indicazioni della vigilia, Luiz Felipe trova posto in difesa, tra Acerbi a sinistra e Patric a destra.

LAZIO , TANDEM IMMOBILE - CAICEDO - Due passi falsi sono troppi. Tre sono difficili da digerire. Specie se contro una diretta avversaria nella corsa per la Champions League. Serve ripartire. Vincere e smettere di contare su punti virtuali, mettersi in pari con le partite che restano da giocare, misurare l'effettivo bottino conquistato finora. I postumi di Milan - Lazio, tra polemiche e comunicati, non sono ancora smaltiti. Ma sembrano aver conferito la giusta rabbia alla squadra di Inzaghi, subito con il piede sull'acceleratore. Poco lucida e precisa nei primi minuti, ma già pericolosa. Soprattutto con Caicedo: l'ecuadoriano suona la sveglia al secondo minuto, con un'incornata che spedisce la palla di poco fuori. Al 21esimo, il tandem Immobile - Caicedo trova la sua applicazione pratica: assist di Ciro, gol della pantera con la palla ficcata nell'angolino. Il numero 17 è bravissimo a mandare il compagno in porta. Poche preoccupazioni, tra i pali protetti da Strakosha: l'autogol di Sandro mette le cose in discesa. D'altronde, lo aveva ribadito anche alla vigilia, mister Tudor: i tanti cambi obbligati e il peso specifico della Lazio rendevano lecito pensare a questa partita più come a un "extra" in cui non era necessario portare a casa il risultato. Bastava provarci.

RIPARTIRE - I biancocelesti, dal canto loro, non si lasciano intorpidire dal raddoppio: prima ci prova Immobile, divorandosi il gol del 3-0 sulla ripartenza imbeccata da Lucas Leiva. Poi, a pochi istanti dal duplice fischio, la Var annulla il gol di Acerbi per un precedente tocco di mano di Milinkovic. Nella ripresa, le sorti del match passano nuovamente sotto la lente d'ingrandimento arbitrale: al 51esimo, il fallo di Lulic su Lasagna convince Calvarese ad assegnare rigore senza andare al video. Ma Strakosha, questa sera, è più grande di De Paul dal dischetto: il portiere laziale para, lo stadio Olimpico risponde con un'ovazione. Serata impegnativa per il Var, a cui Calvarese si affida completamente anche per verificare l'episodio successivo: Musso abbatte Lulic nell'area bianconera, me per la direzione arbitrale era in fuorigioco e il penalty non c'è. L'errore dal dischetto è una ferita aperta nella squadra di Tudor, più pericolosa ma mai davvero incisiva. Anche per questo, Simone Inzaghi decide di richiamare in panchina Caicedo e lanciare Milan Badelj, facendo avanzare Milinkovic, ad agire quasi in prossimità di Ciro Immobile. Biancocelesti che dosano le energie, con meno brillantezza rispetto al primo tempo. Ma che continuano a proporsi in avanti. Lo fa Parolo al 78esimo, ma è troppo generoso: invece di tirare, passa la palla a Immobile, intercettata dalla difesa friulana. Sul finale, trova spazio Bruno Jordao, al posto di Lucas Leiva ammonito (salterà la prossima con il Chievo). Senza mai rischiare, la Lazio vince. E ricomincia a correre.