Qatar 2022, la nostra griglia di partenza: Brasile avanti, Francia e Germania...

21.11.2022 07:05 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Niccolò Di Leo - Lalaziosiamonoi.it
Qatar 2022, la nostra griglia di partenza: Brasile avanti, Francia e Germania...
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Sta per iniziare la ventiduesima edizione della Coppa del Mondo, un'edizione atipica che si giocherà nel mese di dicembre e che, tra le squadre favorite per la vittoria finale, non vanterà l'Italia: rimasta a casa per la seconda volta consecutiva. Senza azzurri, per le pretendenti al titolo, ci sarà una rivale in meno, ma la lotta resta serrata e stabilire in anticipo chi alzerà la coppa è quasi impossibile. Si può stilare, però, una breve lista in cui includere quelle che sono le squadre favorite per la vittoria finale, partendo da una severa cernitura.

LE FAVORITE - Per selezionare chi è tra le favorite per arrivare fino in fondo al Mondiale, bisogna partire da alcuni criteri di base.

- In primis la storia, la tradizione di ogni Nazionale. Da questo punto di vista il Brasile (5 titoli) e la Germania (4 titoli) sono in netto vantaggio rispetto alle avversarie. Non si possono non prendere in considerazione, però, nazionali del calibro dell'Uruguay, spesso competitivo nel Mondiale, della Francia, dell'Inghilterra, della Spagna e dell'Argentina. L'aver vinto a volte non basta, la tradizione mondiale di una nazione si stabilisce anche in base alle partecipazioni e alla continua competitività.

- Il secondo criterio su cui basarsi, mediante il quale inizia una prima scrematura delle big, è quello della qualità dei giocatori convocati. In un Mondiale privo di preparazione, a fare la differenza saranno i singoli. Storicamente le squadre sopracitate rappresentano una sicurezza in tal senso. L'unica nazionale a offrire delle incertezze è l'Uruguay, che presenta una rosa molto forte, ma ancora leggermente al di sotto delle avversarie. A partire con maggiori difficoltà, rispetto alle aspettative, è la Francia, ma solo a causa dei tanti infortuni accusati (Benzema, Kimpembe, Pogba, Maignan, Kante e Nkunku), nonostante tra le sue fila possa comunque vantare giocatori del calibro di Mbappe, Varane o Camavinga. Leggermente dietro è anche l'Argentina, con grande qualità in attacco, ma che accusa limiti importanti in difesa e a centrocampo. Leo Messi avrà il compito di caricarsi e guidare la squadra fino alla fine.

In questo criterio si inseriscono anche il Portogallo e il Belgio, due squadre storicamente meno competitive, ma che hanno allestito nazionali qualitativamente impressionanti. Sono rose molto competitive e complete Inghilterra e Spagna, in grado di mettere in campo squadre mediamente giovani, ma composte anche da elementi di grande esperienza e soprattutto qualità. Particolare attenzione andrà data alla Germania di Flick, priva di una vera e propria punta, ma costruita in modo da non sentirne la necessità. Il dinamismo e la tecnica della rosa tedesca possono permettergli di puntare alla vittoria finale. Resta favorito sulla concorrenza però, anche da questo punto di vista, il Brasile, con Tite che avrà l'imbarazzo della scelta su chi schierare, soprattutto dal punto di vista offensivo. 

- Il terzo e ultimo criterio di valutazione è la complessità delle sfide iniziali. Si tratta di un Mondiale atipico e come arriveranno le squadre è una grande incognita. Ecco perché le prime partite diranno molto della reale condizione delle rose e un passo falso potrebbe compromettere il cammino delle favorite. In questo senso analizzare i gironi sarà fondamentale. L'Inghilterra, per esempio, ha ottime chance di passare il gruppo B da prima, affrontando: Stati Uniti, Iran e Galles. Squadre sulla carta ostiche ma più indietro rispetto agli inglesi. Inizia in salita, invece, il cammino dell'Argentina che, nel gruppo C, potrebbe rischiare di inciampare contro il Messico di Lozano e la Polonia di Lewandowski, mentre è favorita contro l'Arabia Saudita. Situazione simile agli inglesi, la ha, nel gruppo D, la Francia: le partite contro Tunisia e Australia sono più abbordabili, mentre nelle condizioni attuali rischia di più affrontando la Danimarca.

Una svolta importante nel Mondiale avverrà nel gruppo E, dove Germania e Spagna si giocheranno il passaggio del turno da prime: sarà fondamentale lo scontro diretto, più delle sfide contro Giappone e Costa Rica. Complicato è anche l'inizio del Belgio alle prese nel gruppo F contro la Croazia di Modric, mentre sono più semplici le sfide contro Marocco e Canada. Attenzione anche alle insidie che nasconde il gruppo G, dove il Brasile affronterà l'ostica Serbia, possibile sorpresa, ma anche squadre esperte come la Svizzera e il Camerun. Come Germania e Spagna, anche Portogallo e Uruguay si sfideranno nel gruppo H, dando un segnale importante al loro Mondiale, ma dovranno prestare attenzione alla Corea del Sud e soprattutto al Ghana. 

Tirando le somme, insomma, definire una favorita sulle altre non è possibile, essendo molte squadre, più o meno sullo stesso piano. Ipotizzando, però, una griglia di partenza, chi è leggermente più avanti sulle altre c'è. Il Brasile, per esempio, nonostante la complessità del girone, parte avvantaggiato rispetto ad Argentina, Belgio, Portogallo, Inghilterra e Spagna. Se la giocano con i verdeoro la Francia, squadra forte negli undici titolari, ma limitata dagli infortuni nelle riserve, e soprattutto la Germania, che porta al Mondiale grande completezza di rosa, ma che rischia di essere penalizzata dal girone difficile. Più indietro di tutte è l'Uruguay che, nonostante la rosa a disposizione sia di spessore, sulla carta non è al livello delle concorrenti e affronterà un girone complesso.

Pubblicato il 20-11 alle 16:00