Lazio, Luis Alberto promette: "Torneremo più forti di prima. E a Immobile ho chiesto un regalo..."

Luis Alberto, calciatore della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 e ha parlato del momento che sta vivendo: "Quarantena? Adesso faccio solo palestra, piscina, cose che di solito non mi piacciono tanto. Stiamo lavorando insieme, così almeno la testa pensa di meno, lo facciamo anche meglio. Stiamo bene, dobbiamo continuare così, quando tornerà il calcio starò al 100%. Tutti i giorni facciamo doppia sessione, alcune volte anche tripla. Lo facciamo anche per una questione psicologica. La testa è al campionato, quello che è successo non è colpa nostra. Dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto fino a febbraio per lottare per il nostro obiettivo. Assist? Mi piacciono più i tre punti. La qualità mia è quella di fare assist, grazie anche ai compagni che fanno bei movimenti, così anche il passaggio è più facile. Regalo dei compagni? Già ho detto qualcosa a Ciro, ma deve spendere più assist del Tucu, è più ricco e quindi gli chiederò un Rolex (ride, ndr). Spero che faccia 40 gol e vinca la Scarpa d’Oro. Partita migliore? Non so quale sia la migliore. Alcuni hanno detto che sia stata quella di Milano contro il Milan, vinta 2-1 con gol del Tucu nel finale. Io gioco perché è quello che me diverte, quello che volevo fare da piccolo. Non sento l’importanza di una partita rispetto a un’altra. La cosa importante sono i tre punti e stiamo lottando tra primo e secondo posto, dovremo farlo fino alla fine. La svolta della stagione? Dopo la partita con l’Atalanta, in quella settimana delle tre partite attaccate, è quella che è cambiata tutto. L’avevo detto anche ai miei compagni: se le avessimo vinte tutte e tre avremmo fatto un grande salto in avanti. La squadra penso che sia cambiata tanto a livello di mentalità, sono tre anni che siamo tutti insieme, non c’è nessuno migliore del mister per fare questo tipo di scatto mentale. In campo siamo una famiglia, è la cosa più importante per lottare fino alla fine"
SUPERCOPPA - Supercoppa? Emoziona nessuna, solo per il trofeo. Quando gioco così non mi piace, preferivo giocare nello stadio della Juventus. Il calcio si gioca con i tifosi, ti fa sentire un’adrenalina differente. Il calcio non è solo per noi, ma quando si gioca in un paese così, che non capisce niente, non mi piace. Quando è finita la partita c’era una strana sensazione, è stata più una questione di soldi che non di calcio. Figurina Panini speciale? Mi fa piacere, da sempre. Ho sempre fatto la collezione da piccolo in Spagna. A mio figlio speriamo piaccia, spero che possa prenderla anche per lui. Io non penso alla patch della Lega sulla maglia per il prossimo anno, penso a giocare bene, vincere le partite e il titolo. Del resto mi importa poco. I miei figli? Loro veramente sono abbastanza bravi. Se metti la piscina la mattina giocano da soli, sono straordinari. Sono tranquillo, Lucas è tranquillo. Cosa facciamo a casa? Guardo poco la TV, faccio più allenamento che altro. Passo i giorni così. Con mia moglie guardiamo poco la TV, i figli la guardano di più. La squadra? Parliamo in gruppo, valutiamo cosa possiamo fare, quest'anno siamo una famiglia e questo è importante. Questo fattore ha cambiato tutto, è il bello di quest' anno ed è quello che ha fatto crescere la mentalità della squadra".
NAZIONALE - Nazionale? Certo che penso alla Nazionale, però non cambia nulla. Al primo posto va la salute di tutti, sono tranquillo perché sto lavorando per questo. Quando si ricomincerà tornerò al medesimo livello e forse un po' più forte (ride, ndr). Saluto tutti i tifosi della Lazio e speriamo che presto ci rivedremo tutti a festeggiare all'Olimpico e come sempre Forza Lazio!".
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Pubblicato il 16/04 alle 14.45