Lazio, Parolo fa il difensore: le altre volte di un centrocampista stopper

Con Luiz Felipe stremato, Inzaghi ha scelto Parolo per affidargli il cuore della difesa contro l'Udinese. Una situazione simile è già capitata.
16.07.2020 08:10 di  Alessandro Menghi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Parolo fa il difensore: le altre volte di un centrocampista stopper

LAZIO, PAROLO DIFENSORE - Quando intorno al 75' Luiz Felipe si è sdraiato a terra stremato e ha fatto stretching, chiamando l'aiuto della panchina della Lazio, Inzaghi ha scelto Parolo, e non Vavro, come nuovo centrale per gli ultimi minuti di partita contro l'Udinese. Marco ha retto benissimo malgrado la stanchezza, nonostante fosse fuori ruolo. Ha scalato di qualche metro, si è messo in mezzo a Bastos e Acerbi sfruttando il suo senso della posizione e la sua esperienza. Ha ricordato un po' De Rossi quando alla Roma abbassava il suo raggio d'azione e vestiva i panni del difensore puro. Ha salvato un paio di palloni pericolosi - uno in scivolata con il tacco, un intervento tanto prezioso quanto bello stilisticamente - e ha provato l'anticipo sugli attaccanti dell'Udinese. Insomma, ha tenuto in piedi la baracca nel momento di necessità, come sempre. Vederlo lì dietro ha ricordato altri precedenti nella storia recente della Lazio. 

DA GIANNICHEDDA A LEDESMA - Il primo risale al derby del 6 gennaio 2005, quello vinto 3-1 con i gol di Di Canio, Cesar e Rocchi. Papadopulo, allora allenatore della Lazio, non aveva a disposizione altri centrali di difesa oltre a Talamonti: Siviglia squalificato, Couto e Seric infortunati, Negro e Baggio non convocati, Sannibale troppo inesperto e giovane per essere buttato dentro in un derby. Alla fine la scelta ricadde su Giannichedda che giocò tutta la partita al centro della difesa a quattro, strappando applausi. Andando avanti, fino alla stagione 2011-12, in due casi Ledesma venne schierato centrale della difesa a tre. Il primo è del 9 febbraio 2012 e l'esito fu esaltante: la Lazio era sotto 2-0 in casa contro il Cesena e con un uomo in meno (espulso Konko). Reja arretrò l'argentino tra Biava e Zauri e nel secondo tempo, con il 3-4-2, i biancocelesti ribaltarono il risultato con gol di Hernanes, Lulic e Kozak. L'altro precedente è del 19 febbraio sempre del 2012, a Palermo, ma in quell'occasione andò peggio. La difesa era già rimaneggiata con Gonzalez terzino destro e Zauri centrale, ma quando Dias venne espulso Reja optò per Scaloni a destra, Gonzalez a centrocampo e Ledesma arretrato in difesa. La partita era comunque già compromessa, il Palermo vinceva 5-0, alla fine terminò 5-1 con il gol della bandiera di Kozak.

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