Amazon / Film Gascoigne, Orsi: "Il più 'geniale' che abbia mai visto. Gol nel derby? Lo meritava"

Dal 23 dicembre su Amazon Prime è disponibile il film su Paul Gascoigne. "Un racconto magnifico, una carriera straordinaria" ; "Vi farà commuovere", e ancora "Un film che celebra il genio". Dal The Telegraph al Corriere della Sera, tutti in piedi dinanzi al prodotto distribuito in Italia da 102 Distribution e Samarcanda Film. Lalaziosiamonoi.it, legandosi all'evento, ha contattato in esclusiva Nando Orsi (Guarda ora il film su Prime: https://bit.ly/38CNVdg).
Ci parli del Gascoigne che ha conosciuto. C'è un episodio che riguarda 'Gazza' che le è rimasto particolarmente impresso?
"È stato un giocatore straordinario. Aveva grandi qualità, una vera genialità. E questo nonostante fosse un giocatore inglese, che di solito non sono calciatori propriamente tecnici. Lui era come se fosse nato in Spagna o in Italia, aveva anche grande forza fisica. Come persona, ho conosciuto un ragazzo meraviglioso. Ha avuto un po' di problemi, e sicuramente la sua carriera ne ha risentito. Era un tipo scherzoso, sempre molto vivace, molto compagnone. Un ragazzo del quale ho ottimi ricordi".
Cosa significava avere una personalità come Gascoigne all'interno dello spogliatoio?
"Non è mai stato una personalità incisiva all'interno dello spogliatoio. In campo era uno che trascinava, ma fuori non dava indicazioni, non era un calciatore seguito".
Un calciatore come lui lo vedrebbe nel calcio di oggi?
"Sarebbe un giocatore straordinario, soprattutto con le poche attenzioni in fase difensiva che hanno oggi le squadre in Italia. Farebbe tantissimi gol e tirerebbe fuori ancor di più le sue qualità tecniche. I grandi giocatori non sono mai 'vecchi', sono sempre attuali. In qualsiasi epoca le loro qualità verrebbero messe al servizio della squadra e avrebbero fatto sempre la differenza".
Gascoigne fece gol nel derby del novembre '92, che si conclude 1-1. Cosa si ricorda di quella partita? Che sensazioni si sono vissute in campo?
"Quando pareggi un derby al 90' è sempre una bella emozione. Poi il gol lo fece Gascoigne, noi eravamo contenti. Ogni volta che lui giocava bene, la squadra era felice, difficilmente riusciva a fare dieci partite di seguito. Magari ne faceva due o tre, e poi s'infortunata. Però in quella partita lì, il suo gol ci rese felici. Sia per noi, perché eravamo riusciti a pareggiare una sfida che credevamo fosse ormai persa, ma soprattutto per lui, perché se lo meritava. Si meritava di segnare in una partita così importante che forse gli ricordava un po' le stracittadine inglesi, dove l'ambiente era praticamente lo stesso".
È d'accordo con chi parla di Gascoigne come di un "genio" o di un "artista"?
"Assolutamente sì. Un po' di giocatori li ho visti, secondo me lui è il più geniale con chi abbia mai giocato e abbia mai visto giocare. Era particolare, tecnica e velocità, colpo di testa e forza fisica. Fantastico! Peccato che ogni tanto non collegava molto bene il cervello con i suoi piedi, con tutto il suo corpo. Altrimenti sarebbe stato un giocatore che sarebbe sicuramente rimasto nella storia".
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