Breda: "Quest'anno mi aspetto ancora di più dalla Lazio di Sarri"

Ha parlato a Lazio Style Radio l'ex allenatore del Latina Roberto Breda. Il tecnico oltre ad analizzare le vicende di casa Lazio, ha parlato anche della prossima stagione che si preannuncia anomala. Spazio anche ad una disamina su Sarri e sul suo futuro in panchina.
CAMPIONATO - "Le prime otto non hanno cambiato tecnico e questo può essere un fattore importante per dare continuità al lavoro. Nel primo infatti si lavora per porre le basi e nel secondo si mettono i tasselli definitivi. Sarri è un esempio in tal senso. Ha fatto comunque bene, nonostante la Lazio abbia vissuto una stagione di transizione. È normale però aspettarsi di più nella prossima annata".
MARCOS ANTONIO - "Quest’anno è mancato il regista come lo predilige Sarri. Marcos Antonio ha le qualità e capacità per fare questo genere di lavoro e per svolgere i compiti che chiede il tecnico, il quale basa molto il suo lavoro sul playmaker".
CARNESECCHI - "Era uno dei migliori in Serie B. Credo che sia una mossa importante andare a puntare su un giovane che ha tanti anni di carriera davanti. Anche con i piedi è bravo e può entrare nei meccanismi della squadra".
PROSSIMA STAGIONE - "Le squadre che hanno pochi nazionali possono essere avvantaggiate visto che non corrono rischi di infortuni durante la rassegna iridata e possono lavorare meglio in quella fase con buona parte della rosa al completo. In generale nessuno sa come affrontare una stagione così strana. Mi piacciono queste novità che vanno a stravolgere l’ordine solito delle cose. Le cinque sostituzioni aiutano le squadre che hanno una rosa più larga e possono cambiare tutto a gara in corso. Chi invece a poche alternative magari era abituato a giocare proprio sul fatto che non si potevano fare più di tre cambi. Prima finivano la partita 8/11 della formazione iniziale".
MILINKOVIC-SAVIC - "È il prototipo del calciatore moderno sia fisicamente che qualitativamente. Il 4-3-3 esalta le sue caratteristiche. Mi aspetto che non sia l’unico ad avere una crescita esponenziale nel secondo anno di Sarri. Mi auspico un miglioramento collettivo, così come successe a Napoli in modo tale che la Lazio torni ad essere protagonista come merita".
CONOSCENZA DI SARRI - "Ho fatto il corso a Coverciano con lui. Avendolo incontrato molte volte conosco anche i suoi punti deboli. Ha dei pregi che vanno bloccati altrimenti si corrono grossi rischi. È un allenatore che sta facendo cose importantissime e la sua proposta di calcio è tra le migliori in Italia. Partendo dal basso è arrivato fino al tetto d’Europa. Questo significa che il nostro è ancora un modo di sognatori".
FUTURO - "Mi piacerebbe fare un’esperienza all’estero. Ho fatto quasi sempre la Serie B o Serie C. Mi sto muovendo per provarmi a crearmi un’opportunità fuori dal Bel Paese. È un rimpianto che ho avuto da calciatore, spero di riuscirci da allenatore":