Crac Cirio, confermata la sentenza per Sergio Cragnotti: 5 anni e 3 mesi di reclusione

È stata confermata la condanna a 5 anni e 3 mesi di reclusione per Sergio Cragnotti. La pena per l'ex presidente della Lazio è relativa al crac della Cirio e non è servito a nulla il ricorso che la difesa aveva proposto contro la sentenza del 26 giugno del 2019. L'accusa è di bancarotta fraudolenta patrimoniale per i fatti commessi da amministratore di diritto e di fatto di società del gruppo Cragnotti & Partners. La Corte di appello di Roma aveva precedentemente assolto Cragnotti dal reato di bancarotta per causazione del dissesto della Cirio Holding e della Cirio Finanziaria a seguito dell'acquisto della società Brombil. “Oggi si chiude una vicenda lunga e sofferta iniziata nel 2003" - afferma l'avvocato Nicoletta Piergentili - "La posizione del mio assistito era già stata molto ridimensionata dalla prima decisione della Cassazione che aveva rimandato il procedimento in corte d'appello a Roma per il riconteggio della pena. Cragnotti non rischia di rientrare in carcere alla luce dell'età e del periodo di detenzione già compiuto. Questa vicenda ha coinvolto una intera famiglia, la posizione dei figli era già stata definita positivamente".