Var, Casarin: “Strumento per attenuare il tasso d’errore. Poi l’arbitro…”

L'ex arbitro Paolo Casarin ha esposto il suo pensiero in merito all'utilizzo del Var dagli arbitri, ecco le sue parole...
25.10.2021 16:00 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Martina Barnabei - Lalaziosiamonoi.it
Var, Casarin: “Strumento per attenuare il tasso d’errore. Poi l’arbitro…”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il campionato procede inesorabile e ogni domenica si assiste a polemiche e discussioni sulle scelte arbitrali e sull’uso della tecnologia Var. In merito si è espresso l’ex fischietto Paolo Casarin ai microfoni di Radio Marte: “In linea di principio è un aiuto all'arbitro, che talvolta non può vedere o fare degli errori. Il Var ha il compito di attenuare questo tasso di errore che è sempre esistito e esiste tutt'ora Non me ne frega niente dei protocolli tutte chiacchiere: se c'è un errore in campo e al Var ci sono due arbitri, due. Quello davanti al monitor si avvale della tecnologia. Se le cose non combaciano il Var chiama e dice che c'è qualcosa di non visto. Il Var non l'ha fatto la FIFA, lo strumento nasce con l'apporto di tante persone perché un arbitro con un gioco così veloce e intenso non basta più… È in fase di miglioramento e non è assolutamente perfetto, sia per la lunghezza dell'accertamento che per l'autonomia dell'arbitro, anche qualora dovesse avvalersi del collega. Può decidere in autonomia anche dopo aver visto il monitor".

DUMFRIES“Io avrei fischiato il rigore? Dovevo essere in campo per capire. Sicuramente non avrei potuto vedere bene se il contatto era dentro o fuori l'area. Mariani non aveva obbligo di obbedire ma di confrontarsi, ha deciso in piena libertà. Il punto debole dell'arbitro è quello di pensare di non sbagliare mai, a volte invece senza il Var si farebbero cazzate".

ANGUISSA - "Rigore Anguissa? Perché a metà campo tutti a dire 'bisogna lasciar giocare' e in area bisogna dare i falletti?".

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