Europa League, l'Eintracht ribalta la Lazio: Correa illude, ma è un altro ko

Pubblicato il 13/12/2018 alle ore 20.50
14.12.2018 07:00 di Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
Europa League, l'Eintracht ribalta la Lazio: Correa illude, ma è un altro ko
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Correa illude la Lazio, toglie il tappo alla partita, sorpassa l'Eintracht ma non lo stende definitivamente. All'Olimpico i tedeschi passano 2-1, ribaltano i biancocelesti e tornano in Germania come prima squadra della Bundesliga a chiudere il girone a punteggio pieno. Alla Lazio restano le briciole di un secondo posto che garantisce i sedicesimi di finale di Europa League, nulla di più. Lo sforzo è minimo, la testa è già rivolta al sorteggio di lunedì prossimo. Non da testa di seria, non da posizione di confort. La vittoria a Inzaghi manca ancora da un mese, il momento delicato resta e incombe in una partita comunque dal povero significato. Se non quello di invertire un trend negativo.

LE SCELTE. Turnover più ragionato rispetto a quello cipriota di due settimane fa, anche se Inzaghi numericamente ne cambia dieci rispetto al pari di sabato con la Sampdoria. La novità tattica è nella coppia Correa-Luis Alberto, il resto è spazio alle seconde linee, con l'insaziabile Acerbi a fare da solita conferma da centrale di sinistra nella classica retroguardia a tre. Eintracht che rinuncia al tridente offensivo prolifico in campionato, confermandone solo Haller.

RIBALTONE TEDESCO. Un Olimpico in cui i tedeschi monopolizzano la scena (sempre e solo in negativo con lancio di fumogeni e petardi), complice anche un primo tempo sonnolento e avaro di spunti ed occasioni. Inzaghi chiede ritmo ai suoi, la Lazio è tignosa in campo, gli manca una giocata. Luis Alberto e Correa parlano la stessa raffinata lingua calcistica, ma il feeling è ancora da oleare, la mancanza di un ariete pesa sugli sviluppi dell'azione laziale. Che in difesa è arcigna, sempre concentrata. Centrocampo leggero però, l'Eintracht è sempre padrone della metà campo e spesso più spigliato di una Lazio giovane e pur sempre rivisitata negli interpreti. La coppia di madrelingua spagnola si accende nella ripresa, quando Correa stappa la partita lanciato in verticale da Luis Alberto. Azione da manuale, la Lazio preme finalmente sull'acceleratore, ma è un vantaggio che dura meno di dieci minuti. Gacinovic rovina la gioia con un destro incrociato imprendibile per Proto dai venti metri. Un botta e risposta che anima la partita, ma l'Eintracht passa e ribalta: il solito Gacinovic disegna ancora una traiettoria, stavolta in assist per Haller (in fuorigioco però pochi secondi prima): Luiz Felipe preso alle spalle e raddoppio tedesco. Inzaghi gioca la carta Rossi e Lulic, prova a riacciuffare la gara, ma stavolta nessuna sorpresa dell'ultimo minuto: il girone G per la Lazio si chiude male e con nove punti, quanto basta però per volare ai sorteggi di Nyon.