FOCUS - Eintracht - Lazio, in campo Acerbi e Russ: la partita più importante vinta contro il cancro

Pubblicato il 3 settembre alle ore 21.30
04.10.2018 07:30 di Laura Castellani Twitter:    vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Eintracht - Lazio, in campo Acerbi e Russ: la partita più importante vinta contro il cancro

Ci vogliono spalle larghe per affrontare le battaglie più dure. Coraggio e determinazione per combatterle e provare anche a vincerle. Francesco Acerbi, centrale della Lazio, lo ha imparato sulla sua pelle. La bandiera dell'Eintracht Francoforte, Marco Russ, non è da meno. Due combattenti veri, impegnati su fronti difficili, per poi tornare in trionfo sul campo. Cos'hanno in comune, i due difensori che giovedì si affronteranno in Europa League? Tante cose, in realtà. L'aquila sulla propria bandiera, prima di tutto. Il carattere forte, senz'altro. La tenacia, il carisma del leader e l'attaccamento alla maglia: uno c'è cresciuto, con la casacca bianca rossa e nera dei tedeschi. L'altro, quella biancoceleste l'ha voluta ardentemente e in pochi mesi ha saputo conquistare la fiducia dello spogliatoio e del mister. Poi, però, c'è anche qualcos'altro. Una ferita in comune, la battaglia ingaggiata contro un male crudele che spesso non lascia scampo. Il coraggio di trasformare un incubo in una lezione di vita, dopo aver avuto la fortuna di vincere la partita più buia: quella contro il cancro.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Si lavora con grande determinazione 🦁🦁🦁🦁🦁🦁

Un post condiviso da Francesco Ace Acerbi (@francescoacerbi88) in data: Lug 19, 2018 at 11:25 PDT

LAZIO, LA FORZA DI ACERBI - "Difensore in campo e attaccante nella vita". Dove conta davvero esserlo. Francesco Acerbi si definisce così, la sua esperienza descrive meglio di ogni parola questa indole. Il cancro al testicolo sinistro, il difensore della Lazio lo ha scoperto nell'estate del 2013. Alla madre non aveva avuto il coraggio di dirlo. Dopo la scomparsa del padre non voleva arrecarle altro dolore. "Ero preoccupato più per la famiglia che per me. Io ero determinato, avevo voglia di farcela, e sapevo che ce l’avrei messa tutta". La guarigione dopo l'operazione, poi di nuovo quell'incubo a bussare alla porta, scoperto attraverso un controllo antidoping. Quella volta, la madre lo venne a sapere dal notiziario alla tv: "Le dissi che non era niente di grave, di stare serena, che poi come fa uno a stare sereno? Ma sono le parole di circostanza che si dicono quando in realtà le parole giuste non ci sono". La prevenzione e quel controllo fortuito gli hanno salvato la vita: "Ringrazio lo sport. Se non fossi stato un calciatore professionista non avrei fatto quei controlli di routine. E chissà quando avrei scoperto di avere un tumore".

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Avanti tutta🦁

Un post condiviso da Francesco Ace Acerbi (@francescoacerbi88) in data: Ago 6, 2018 at 10:12 PDT

EINTRACHT - LAZIO, IL CORAGGIO DI RUSS - Lo stesso è capitato anche a Marco Russ. Il capitano del Francoforte scopriva il tumore al testicolo tre anni dopo rispetto ad Acerbi, anche lui dopo un test antidoping. Era maggio, vigilia di una partita fondamentale, lo spareggio con il Norimberga. Un peso sullo stomaco, un groppo in gola. Ma Russ decise di scendere comunque in campo, acclamato dai suoi tifosi. Nemmeno per un attimo smisero di applaudire il proprio capitano, nemmeno dopo l'autorete. Come non alzarsi in piedi di fronte a un uomo che sceglie di stare incondizionatamente vicino ai propri compagni? Poi, c'è stata la temporanea uscita di scena e la chemioterapia, sempre con il completo sostegno dell'Eintracht. Dimostrato non solo a parole, ma anche con i fatti: nel periodo più buio arriva il rinnovo con il club tedesco. "Chi mi conosce sa che sono cresciuto nell'Eintracht, sono felice di restare qui. Ringrazio società e mister, che nella mia situazione attuale hanno saputo darmi fiducia". Imprescindibile la famiglia. L'amore non potrà salvarti, ma il cuore te lo riscalda comunque: "Non importa quanto siano duri i tempi, staremo sempre insieme e supereremo tutti gli ostacoli", scriveva su Instagram il difensore, pubblicando una foto della moglie Janina. 

 

EINTRACHT - LAZIO, DUE GUERRIERI IN CAMPO - Dopo aver affrontato una battaglia così difficile, cos'è che rimane? Alcuni dicono che certe ferite rendano più forti. Che sopravvivere al cancro sia una di queste. Ti fa crescere, ti fa diventare un uomo più consapevole. "Ho capito quali sono le priorità e so cosa voglio. E anche se è vero che la vita è una e va vissuta, ora mi rendo conto che non vale la pena rischiare. Certo, delle cavolate le facciamo tutti, ma bisogna sempre ricordarsi quali sono le cose che contano. Oggi sono più sereno", dichiarava Francesco Acerbi alla Gazzetta di Modena. Marco Russ, invece, tornava in campo il 18 marzo 2017. La partita contro l'Amburgo terminava 0-0, ma a chi importa: il capitano scendeva di nuovo in campo tra gli applausi della sua gente. Una prestazione energica, di carattere e grinta. È la conferma: Marco Russ è una fonte d'ispirazione, non solo per i suoi tifosi. Due anni dopo quella vittoria, arriva anche la Coppa di Germania. Vincere il primo trofeo della propria carriera a quasi 33 anni vale ancora di più, per lui, che ha raccolto tutte le emozioni che la vita e il calcio hanno saputo dargli. 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Unbeschreiblich! DFB Pokal Sieger 2018. Wir haben den Pokal nach Frankfurt geholt.

Un post condiviso da Marco Russ (@marco4russ) in data: Mag 19, 2018 at 3:27 PDT