IL PRECEDENTE- Il mio canto Libor: gol di Kozak con la maglia strappata

08.12.2018 09:15 di  Alessandro Menghi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
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Il ritiro per ricompattarsi, gli sguardi intensi lanciati tra loro per trovare la giusta concentrazione. Così la Lazio ha preparato la settimana che porta alla Sampdoria, gara che necessariamente deve ridare la vittoria in campionato (tre pareggi consecutivi con Milan, Sassuolo e Chievo) ai biancocelesti. La Ferrari s’è ingolfata, come detto dalla società e dallo stesso Inzaghi, la benzina c’è e il pilota è buono. Basta rimetterla in pista affumicando con una sgasata il periodo negativo. Non importa come, anche con un gol all’ultimo. Ne sa qualcosa Libor Kozak.

IL MIO CANTO LIBOR - 16 gennaio 2011, la Lazio non vince dal 19 dicembre e cerca ancora i primi tre punti del nuovo anno. Reja sceglie Floccari e Zarate con Hernanes in appoggio. Proprio il profeta è il primo a scaldare i guantoni di Curci con un tiro da lontano. La Samp non riparte e viene scacciata dal ritmo dei biancocelesti. Zarate, che svaria sul fronte offensivo, scarica per Ledesma che di prima intenzione sfiora il palo e manda il pallone sul fondo. È un monologo dei padroni di casa, ancora Hernanes ci prova su punizione: Curci in due tempi blocca prima del tap-in di Floccari. Solo sul finire del primo tempo Muslera viene sollecitato dalla botta centrale da fuori di Tissone. Si va al riposo sullo 0-0. 

Si apre la seconda parte con un grandissima occasione per i blucerchiati: Palombo con l’esterno serve il taglio di Pazzini che al volo tira alle stelle. Grave l’errore in marcatura di Diakité che si perde completamente l’attaccante doriano. Poi lo spunto di Zarate, alla sua maniera: attende la sovrapposizione di Lichtsteiner per sbarazzarsi della marcatura di un uomo, palla spostata sul sinistro e tiro immediato che lambisce il montante alla sinistra di Curci. È una Lazio che ci prova in tutti i modi. Reja manda in campo Kozak, fuori Floccari. Proprio il pennellone ceco si rende subito protagonista sull’invito di tacco di Mauri, brava la difesa in anticipo a sventare la minaccia. Ma è il preludio al gol. Una punizione perfetta di Ledesma all’84’ trova sul secondo palo la testa di Kozak che si libera e manda in rete il vantaggio. Esplode l’Olimpico, Diakité nella foga strappa la maglia di Libor che vola sotto la Nord a festeggiare. La Lazio ce l’ha fatta all’ultimo respiro.