IL PRECEDENTE - Roma - Lazio, Mancio e Casiraghi trascinano i biancocelesti: il derby è di Eriksson

29.09.2018 09:15 di Alessandro Menghi Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - Roma - Lazio, Mancio e Casiraghi trascinano i biancocelesti: il derby è di Eriksson

Arriva il derby tra Roma e Lazio e la città si blocca. Funziona così nella Capitale, si vive così, quello che si è soliti fare viene accantonato. Non c’è nulla oltre la partita, non esiste niente al di là della rivalità cittadina: bisogna primeggiare. Si chiudono gli occhi e si prende un bel respiro. Poi si riaprono e ci si gode lo spettacolo: uno stadio in colore, due curve a cantare, i giocatori in campo a lottare. Il 1 novembre del 1997 la Roma ospitava - da calendario - la Lazio, ma non andò bene ai giallorossi.

ROMA-LAZIO, PRIMO TEMPO IN PARITÀ - Zeman sceglie Totti con Balbo in attacco, Delvecchio va inizialmente in panchina. Eriksson risponde con Casiraghi, capitano, e Mancini, sulle fasce spingono Nedved e Jugovic. C’è il delirio all’Olimpico: 73 mila e 121 spettatori. Arbitra Collina, il migliore arbitro della Serie A scelto per la gara più difficile. Subito emozioni: al 7’ Tommasi in fuga viene steso da Favalli, il direttore di gara opta per il rosso diretto scatenando le proteste di tutta la Lazio. Il fallo del terzino è sicuramente scomposto, ma non da ultimo uomo (c’è Nesta in copertura). Cambia poco, la decisione è presa e i biancocelesti sono costretti a giocare quasi l’intera partita in 10 contro 11. Favalli se la guarda sconsolato dalle scalette che portano nella “pancia” dello stadio. I giallorossi provano ad approfittarne, prima Gautieri e poi Candela impegnano Marchegiani, bravo a rispondere presente. Fuser scuote la Lazio e dà un brivido alla Sud, la sua punizione a giro finisce di poco fuori. È un derby vivissimo: la Roma quando si propone in avanti trova spazi in virtù della superiorità numerica, la Lazio quando può si affaccia con qualità dalle parti di Konsel. Il primo tempo, però, finisce in parità.

LA LAZIO DILAGA - Succede spesso che chi è sotto di un uomo giochi meglio. La Lazio, dopo i primi minuti in cui è stata costretta a riassestarsi, trova le giuste misure e al 47’ del secondo tempo si porta in vantaggio: un’azione offensiva della Roma si trasforma in ripartenza per i biancocelesti, condotta prima da Casiraghi e poi da Mancini. Il 10 laziale sfida Servidei puntandolo in velocità, portando il pallone solo con l’esterno, accentrandosi da sinistra, eludendo anche il raddoppio di Tommasi ed esibendo con il collo un gran tiro, forte e preciso, all’incrocio: che gol! L’1-0 inibisce la spigliatezza iniziale della squadra di Zeman e, al contrario, dà ancora più energie agli uomini di Eriksson che sfiorano poco dopo il raddoppio con Casiraghi, scappato in velocità ma stoppato da Konsel in uscita. Il capitano biancoceleste ha solo preso confidenza con la rete: sull’azione seguente punisce il portiere della Roma con un’acrobazia al volo. Esplode di gioia Gigi Casiraghi, corre e si abbraccia con Signori in panchina mandando in estasi il popolo della Lazio: 2-0 al 57'.

Nonostante siano sotto di un uomo, i biancocelesti giocano con grande ordine e controllano il match. All’84’ c’è spazio anche per il terzo gol di Nedved, bravo a sorprendere con un pallonetto Konsel dopo un 'sombrero' e un controllo orientato di coscia. Il 3-1 di Delvecchio al 91’ è solo per le statistiche, il derby è della Lazio.