La Lazio è senza armi, il Sassuolo ne approfitta: al Mapei è 2-1

13.12.2021 07:26 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
La Lazio è senza armi, il Sassuolo ne approfitta: al Mapei è 2-1

La Lazio perde pure a Reggio Emilia, sesta sconfitta in campionato, passa il Sassuolo 2-1 al termine di una partita che i neroverdi interpretano meglio per larghi tratti, anche perché la desolante sensazione è che senza Milinkovic e Luis Alberto, e complici anche gli infortuni di Pedro e Zaccagni, quella a disposizione di Dionisi sia semplicemente una formazione più competitiva a livello tecnico, fisico e mentale. La Lazio rimane al palo, ferma a quota 25 punti, ormai a distanza siderale dalla Champions e fuori dalla zona Europa. Per quanto conti in questo momento della stagione. Ma intervenire sul mercato diventa fondamentale, per riparare ai troppi errori di questi anni. Errori che si sono palesati, in maniera inappellabile, al Mapei.

ACUTO ZACCAGNI - Senza fantasia, almeno sulla carta. La Lazio si presenta a Reggio Emilia priva di Milinkovic e Luis Alberto, ma Sarri non snatura - almeno tatticamente - la squadra e schiera Basic e Akpa ai lati di Cataldi. Sei minuti sul cronometro e biancocelesti che mettono la freccia: Hysaj recupera alto e imbuca per Pedro che scappa a Frattesi e mette a centro area un assist al bacio per Zaccagni che batte Consigli e realizza il suo primo gol con l’aquila sul petto. Il Sassuolo non ci sta, la reazione neroverdi è quasi immediata. La squadra di Dionisi sviluppa gioco soprattutto a sinistra, dove Traore è vivace e ingaggia diversi duelli con Hysaj anche supportato da Rogerio e da Raspadori che spesso scivola da quella parte. Proprio sull’asse Rogerio-Raspadori nasce la prima vera chance per i padroni di casa, assist per Scamacca che in area fa perno su Acerbi e in girata impegna Strakosha che è bravo ad andare a terra e deviare la conclusione del 91 emiliano. Partita intensa, su ritmi alti, come era prevedibile. Il Sassuolo gioca bene, sviluppa con fluidità la manovra, ma la Lazio è ordinata e quando trova campo per ripartire è sempre pericolosa e alla mezzora manca solo l’ultima rifinitura ai biancocelesti per arrivare alla conclusione dopo un contropiede guidato da Pedro. Dall’altra parte è protagonista Strakosha che è super su una conclusione di Scamacca deviata da Acerbi. Sassuolo intenso, bravo a trovare tra le linee i suoi giocatori più talentuosi, fastidiosa soprattutto la posizione di Raspadori che fluttua tra le linee di centrocampo e difesa e quando si butta in area è difficile da leggere per i giocatori della Lazio e il giovane attaccante ha una chance al 42’, ma imbeccato da Toljan non riesce a inquadrare lo specchio.

POCA LAZIO - Brutta tegola per Sarri in chiusura di primo tempo: si ferma Pedro - forse il migliore tra i biancocelesti - per un problema muscolare, al suo posto c’è Felipe Anderson. Sassuolo subito a un passo dal pareggio, tutto nasce da una palla persa da Felipe Anderson che concede la ripartenza a Rogerio, palla al centro dell’area dove Acerbi svirgola completamente e manda sui piedi di Scamacca che serve l’assist a Berardi che, però, non trova lo specchio della porta da ottima posizione. Neroverdi intraprendenti e sempre pericolosi nelle sortite offensive, Berardi salta Marusic e mette in mezzo dove c’è il solito Raspadori che viene murato da una provvidenziale diagonale di Felipe Anderson. All’ora di gioco arriva il meritato pareggio per il Sassuolo, Raspadori si fa trovare sempre alle spalle di Cataldi, serve Berardi che rientra, vince il contrasto con Acerbi e poi con il sinistro trova l’angolo e batte Strakosha. Altra brutta notizia per Sarri è l’infortunio alla caviglia di Zaccagni, colpito duro da Chiriches (nemmeno ammonito da Sozza), al suo posto dentro Lazzari. Ma il Sassuolo va a un ritmo diverso, molto più intenso della Lazio, squadra che viaggia su altre lunghezze d’onda rispetto a troppe squadre di questo campionato e il gol di Raspadori, nato da un’altra iniziativa di Berardi e da un’uscita no sense di Acerbi, sembra la logica conclusione di 70’ in cui la squadra di Dionisi ha fatto meglio. Sarri raschia il fondo del barile e va a pescare Andre Anderson per sostituire un Akpa Akpro insufficiente. La reazione della Lazio non c’è, almeno nell’immediatezza dell’uno-due del Sassuolo e allora altri due cambi per Sarri che butta nella mischia Muriqi e Leiva, fuori Hysaj e Cataldi, passando al 4-4-2. Proprio il kosovaro spizza una rimessa laterale e mette al centro dove Chiriches colpisce nettamente con il braccio, ma per Sozza e il Var è tutto ok. Follia di Lazzari in uscita quando mancano tre minuti al termine, ma per fortuna Raspadori non ne approfitta. Follia da una parte, follia dall’altra: Consigli rinvia male, imbeccata immediata di Basic per Muriqi che viene steso al limite da Ayhan e per Sozza è fallo e rosso per il turco del Sassuolo. Della punizione s’incarica Basic che trova in pieno l’incrocio dei pali, la palla schizza sulla linea ma non entra. Anche sfortunata la Lazio. Gli ultimi assalti non generano nulla. Il Sassuolo vince e per quanto visto è un risultato meritato. 

Pubblicato il 12/12 alle 19:56