Lazio vecchio stampo, Genoa strapazzato: poker show nel segno di Immobile

Pubblicato ieri alle 16:55
24.09.2018 07:10 di Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
Lazio vecchio stampo, Genoa strapazzato: poker show nel segno di Immobile

Invocata, attesa, ritrovata. Una Lazio vecchio stampo strapazza il Genoa e prosegue la sua scalata alla classifica. Gioco, gol e divertimento. In campo e sugli spalti. Come lo scorso anno, Inzaghi modella la sua Lazio, domina il Grifone e vince tornado a illuminare. 90' di spessore, fisico e tecnico, allontanano i dubbi da una squadra dall'1-0 come ultimo habituè di campionato. Caicedo, Immobile e Milinkovic, tre gol dal significato tutt'altro che scontato. La domenica perfetta per Simone, con Pippo da Bologna che gli regala l'ulteriore gioia. E mercoledì c'è l'Udinese.

LE SCELTE. Due novità rispetto alla solita Lazio: il modulo è sempre una certezza, quel 3-5-2 che vede confermato Acerbi con Walllace centrosinistra e Caceres centrodestra. Inzaghi però vuole premiare Caicedo dopo una prestazione di livello in Europa League, dunque spazio all'ecuadoriano a fare da spalla a Immobile. In regia torna Leiva, fianco a fianco con Milinkovic e Parolo. Il Genoa degli ex vuole crescere trascinato dai gol di Piatek.

VANTAGGIO DOPPIO - L'approccio è di quelli devastanti, lo spartito torna ad essere quello dei gol e del bel gioco. È una Lazio trascinata dall'entusiasmo di Caicedo: non molla un centimetro, gioca per la squadra, duetta con Immobile. E la sblocca, in aggiunta. La squadra gira, domina l'avversario su tutti i fronti. La sponda di Parolo e la mancata di zuccata di Immobile, liberano il tap in facile facile di Caicedo. Era quello che manca, che sa di liberazione. Il Genoa è rintontito, non si libera dalla morsa, deve rincorrere a tutto campo, perde certezze. Ancora Caicedo a recuperare un buon pallone e a far ripartire Immobile per il doppio vantaggio. Le punte ballano, Lazio bella e velenosa.

POKER SHOW - Il ritorno in campo è di quelli contorti, con l'uomo che non ti aspetti, ma stavolta in chiave negativa. Acerbi macchia la sua prestazione con un brutto errore in disimpegno: rinvio sul petto di Piatek da ultimo uomo e Genoa che accorcia. I sette minuti successivi sono una continua rincorsa ad un Grifone rivitalizzato. A riportarlo sulla terra è la capocciata di Milinkovic, ad allontanare timori e ansie varie. Si sblocca il sergente, boccata d'ossigeno per un gol fin qui solo sfiorato. Inzaghi ha ritrovato la sua squadra, che in campo è un continuo uragano. Genoa mai veramente pericoloso, ma il merito è tutto di quegli undici con l'aquila stilizzata. C'è spazio per Correa, Badelj e Patric, tre che invocano il campo. Ma questa Lazio è di spessore. Trova il poker con la doppietta di Immobile, finalizzatore di un azione con protagonista Correa. Sigillo e consacrazione. Che Lazio. Invocata, attesa, magnificamente ritrovata.