ESCLUSIVA - Matteo Monteforte vuole conquistare la Lazio sulle orme di Zàrate: "Mi ispiro a lui... Prima di andarsene mi ha anche regalato i suoi scarpini"

29.12.2011 10:35 di  Marco Ercole   vedi letture
Fonte: Marco Ercole - lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Matteo Monteforte vuole conquistare la Lazio sulle orme di Zàrate: "Mi ispiro a lui... Prima di andarsene mi ha anche regalato i suoi scarpini"

ROMA – È approdato in pianta stabile nella Primavera di Bollini solo quest’anno dopo il campionato scorso vissuto da trascinatore assoluto con gli Allievi Nazionali di mister Avincola, ma fino a questo momento Matteo Monteforte non è ancora riuscito a trovare spazio con i “più grandi”. Una situazione indubbiamente strana per uno come lui, che oltre ad essere un laziale purosangue ed uno dei pochi ad aver percorso tutta la trafila con questa maglia a partire dal 2000 nei “Primi calci” fino alla Primavera, negli ultimi anni si è messo in luce come uno degli attaccanti più prolifici dei settori giovanili andando a realizzare ben 98 reti ufficiali nelle ultime cinque stagioni: 18 nei Giovanissimi Sperimentali, 15 nei Giovanissimi Coppa Lazio, 16 nei Giovanissimi Nazionali, 18 negli Allievi Coppa Lazio, 23 con gli Allievi Nazionali, a cui si aggiungono altre 8 realizzate in tornei importanti come l’Arco di Trento e l’Internazionale di Pordenone. Un ruolino di marcia impressionante quello del baby-bomber della Lazio, che la scorsa estate gli era valso, insieme a pochi altri classe ’93, l’ingresso nel gruppo di Alberto Bollini. La concorrenza davanti però è delle più agguerrite e Monteforte fino ad oggi non ha potuto che stare a guardare le prodezze di un attacco stratosferico formato da giocatori del calibro di Ceccarelli, Barreto, Emmanuel e Rozzi. Un pacchetto offensivo sicuramente esperto e di qualità per la categoria, ma che nella prossima finestra di mercato potrebbe sfoltirsi un po’ visto che probabilmente alcuni di questi potrebbero andare in prestito in qualche squadra di Serie B o Lega Pro per iniziare a misurarsi con la realtà del professionismo. A quel punto gli spazi per Monteforte aumenterebbero di certo e la giovanissima punta che fa della velocità e dell’uno contro uno le sue armi migliori, potrà finalmente mettersi in mostra anche con la Primavera. Un piccolo assaggio di ciò che è in grado di fare, l’ha dato nel recente Torneo Wojtyla quando, nonostante la precoce eliminazione arrivata per mano dell’Hajduk Spalato, la Lazio è riuscita ad imporsi nel derby contro la Roma proprio grazie ad una sua rete. Per rivivere quel momento e per parlare dei suoi sogni e dei progetti futuri, il bomber è intervenuto in Esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it.

Che tipo di attaccante è Matteo Monteforte? «Un attaccante moderno, a cui piace andare sugli spazi e giocare il pallone palla a terra nell’uno contro uno per puntare l’avversario».

Quale è il giocatore al quale ti ispiri? «Senza dubbio Zàrate. È il mio idolo da sempre. L’anno scorso ho avuto la fortuna di potermi allenare insieme a lui e mi ha anche regalato le sue scarpe personalizzate con la scritta “Zàrate” e la bandiera dell’Argentina. Per me è stata un’emozione grandissima e le conservo gelosamente in camera».

Quale era il rapporto di Mauro con i giovani? «Aiutava tutti, un ragazzo esemplare e bravissimo con tutti. Durante gli allenamenti mi dava molti consigli tecnici. Come andare incontro alla palle, come girarsi. Proprio una persona fantastica e mi è dispiaciuto tantissimo quando se ne è andato via».

Perché Monteforte non riesce a trovare spazio nella Primavera di Bollini? «Ci sono ragazzi più grandi che si devono preparare per fare altri campionati e non hanno la possibilità di giocare il prossimo anno in Primavera. Io invece ho anche un’altra stagione per giocare e adesso è giusto che giochino loro mentre io mi preparo in ottica del prossimo campionato. Per adesso quello che viene è tutto di guadagnato».

Allora l’appuntamento con la vittoria della classifica cannonieri (vinta nelle ultime due stagioni, ndr) è rinviata al prossimo anno? «Quello è poco ma è sicuro. Devo vincere anche la classifica dei cannonieri della Primavera, è il mio sogno»

Pensi che se a gennaio Ceccarelli dovesse andare via, tu potresti trovare più spazio? «Non lo so, ma secondo me con Tommaso faremmo un’ottima coppia. Con lui sono amico anche fuori dal campo e sul terreno di gioco ci troviamo benissimo».

Che cosa ha significato segnare nel derby all’ultimo Torneo Wojtyla? «Una bella emozione perché segnare contro la Roma fa sempre piacere, però c’è il rammarico per essere usciti presto visto che questa manifestazione serviva anche per far fare minutaggio a chi ha giocato un po’ di meno. Era una bella vetrina e sarebbe stato meglio vincerlo. Purtroppo è andata male».

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? «Per adesso penso solo a lavorare ogni giorno per migliorare sempre di più, cerco di metterci tutto il cuore e tutta la passione che ho. Il mio sogno è quello di esordire in Serie A con la maglia della Lazio».

Se dovesse arrivare la chiamata di qualche squadra di Serie B o Lega Pro? «Valuterei molto bene la situazione e se ci fossero squadre con un bel progetto e che puntino veramente su di me le prenderei sicuramente in considerazione. Ovviamente solo per un prestito, la Lazio ce l’ho nel cuore e io penso solo alla Lazio».