Alfaro pronto a combattere: "Voglio conquistare la Lazio sul campo"

E’ arrivato l’atteso transfer da Montevideo che ha sancito l’ufficialità per Emiliano Alfaro alla Lazio. In Uruguay ora lo chiamano El Tano Emiliano (l’italiano Emiliano). In patria, a radio Sport 890, ha confessato i suoi stati d’animo –come riporta il Corriere dello Sport, a firma di Daniele Rindone- e il suo desiderio di rimanere nella Capitale: “Voglio combattere per un posto, voglio giocare”. Durante l’allenamento si sta impegnando al massimo per convincere Reja a tenerlo: “Sono molto contento per ciò che mi è accaduto, devo sfruttare questa opportunità e vedere cosa succederà, spero di restare nella Lazio”, ha spiegato Alfaro. Visto le condizioni fisiche di Kozàk e Sculli, potrebbe trovare posto in panchina contro l’Atalanta: “Spero di lottare per conquistare un posto, in squadra ci sono due uruguaiani (Gonzalez e Barreto, ndr), mi hanno accolto molto bene eppure non è ancora certa la mia permanenza”. Intanto ha già parlato con l’allenatore Edoardo Reja: “Non so se resterò o andrò via, ho parlato con l’allenatore, gli ho detto dove mi piace giocare, il ruolo che preferisco”. La Serie A non gli fa paura, il suo sogno era di poter giocare in Italia: “Voglio conquistare la Lazio sul campo, sarebbe bellissimo rimanere a Roma”. Nel caso in cui la società decidesse di farlo crescere altrove, per Alfaro non sarebbe un dramma: “Non mi spaventerebbe fare un’esperienza in club minore, ho tanto tempo davanti per crescere”. L’attaccante farà, eventualmente, esperienza in prestito nel campionato italiano e non in Sudamerica: “Non so nulla della possibilità di tornare in Uruguay, è una cosa che si dice più nel nostro Paese, non in Italia, non mi hanno comunicato nulla in questo senso”. El Tano era molto richiesto, soprattutto dal Nacional Montevideo: “Se l’offerta avesse convinto me e la società si sarebbe concluso il trasferimento”. Se dovesse partire Sculli, la permanenza a Roma di Alfaro sarebbe certa. Ha già fatto amicizia con i due uruguaiani Gonzalez e Barreto, attaccante della Primavera. Nello spogliatoio c’è chi lo chiama “dottore” poiché studia medicina.