Decreto Cura Italia / Partite IVA, Cassa Integrazione, Mutui autonomi, NASPI: gli ammortizzatori sociali

16.03.2020 17:20 di  Mirko Borghesi  Twitter:    vedi letture
Decreto Cura Italia / Partite IVA, Cassa Integrazione, Mutui autonomi, NASPI: gli ammortizzatori sociali

Il Decreto Cura Italia voluto da Conte punto per punto. Vediamo cosa dice nell'ambito "AMMORTIZZATORI SOCIALI" partendo dalla NUOVA CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA: "È previsto un nuovo trattamento di cassa integrazione ordinario in sostituzione dei precedenti ammortizzatori sociali in favore di: 
- Aziende che alla data di entrata in vigore del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, hanno in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario;
- Aziende che hanno in corso un assegno di solidarietà".

- NUOVA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA: "Le Regioni possono autorizzare una cassa di integrazione salariale in deroga in favore delle imprese per cui non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario in costanza di rapporto".

- INDENNITA' A PROFESSIONISTI, CO.CO.CO, LAVORATORI AGRICOLI E DELLO SPETTACOLO: "Ai liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020, ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data e, iscritti alla Gestione separata non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, agli operai agricoli a tempo determinato e ai lavoratori dello spettacolo, è riconosciuta un’indennità una tantum pari a 600 euro".

- PROROGA NASPI E DISCOLL: "I termini di presentazione di domanda di disoccupazione Naspi e Discoll sono ampliati da sessantotto a centoventotto giorni".

- SOSPENSIONI MUTUI AUTONONI; "Per un periodo di 9 mesi  l’ammissione ai benefici del "Fondo Gasparrini" è esteso ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data, un calo del proprio fatturato, superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus. Per l’accesso al Fondo, che dà diritto alla sospensione delle rate del mutuo prima casa, non è richiesta la presentazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee).

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