Eccellenza, “L’assistente donna è uno schifo”. Telecronista sospeso e denunciato

25.03.2019 16:30 di Andrea Marchettini   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Eccellenza, “L’assistente donna è uno schifo”. Telecronista sospeso e denunciato

Un episodio inqualificabile, quello accaduto durante la partita di Eccellenza Campana tra il Sant’Agnello e l’Agropoli. Durante la sfida il telecronista di una rete locale, Sergio Vessicchio, ha definito “uno schifo” la presenza di un arbitro donna nella terna arbitrale. “È uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri in un campionato dove le società spendono centinaia di migliaia di euro. È una barzelletta della federazione una cosa del genere, impresentabile per un campo di calcio”. Queste le parole di Vessicchio che, ovviamente, gli sono costate care. Dura la condanna del presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania (sospensione dall’albo), così come quella dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) che ha deciso di denunciare il telecronista.

LA SOSPENSIONE DALL’ORDINE E LA DENUNCIA: Immediata la risposta del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, che non ha gradito le frasi sessiste nei confronti della guardalinee: “Il giornalista di Agropoli che ha deriso in diretta durante una partita di calcio una donna assistente dell'arbitro è stato sospeso dall'Ordine dei giornalisti della Campania. Grazie al nostro Consiglio di disciplina”. Anche il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ha preso una dura posizione nei confronti di Vessicchio: “Rimango sconcertato per le inqualificabili e discriminatorie espressioni utilizzate dal giornalista Sergio Vessicchio, telecronista per una TV locale della partita Agropoli-Sant’Angelo, nei confronti della nostra associata Annalisa Moccia, solo perché donna. Ad Annalisa, ed a tutte le nostre associate, va la piena solidarietà mia e di tutto il movimento arbitrale italiano, consapevole dell’importante apporto che quotidianamente danno alla nostra categoria. Ho segnalato l’episodio al Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’Autorità politica delegata ed alle forze di polizia. Contestualmente come AIA abbiamo conferito incarico ai legali per agire, in tutte le sedi ritenute opportune, a tutela dell’immagine delle associate donne e dell’intera categoria".

LA DIFESA DEL TELECRONISTA: Non si è fatta attendere la risposta di Sergio Vessicchio che tramite il suo profilo Twitter ha rivendicato il suo pensiero: Ritengo personalmente che far arbitrare le donne nel calcio sia sbagliato per molti motivi, quindi confermo il mio pensiero. Perché tutti questi squallidi moralisti non fanno una battaglia per farle giocare insieme ai maschi? La vera discriminazione è questa".

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