Edoardo Pesce è Alberto Sordi: "Io romanista, ma lo scudetto meglio alla Lazio che alla Juve"

25.03.2020 07:20 di Daniele Rocca Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Edoardo Pesce è Alberto Sordi: "Io romanista, ma lo scudetto meglio alla Lazio che alla Juve"

David di Donatello per "Dogman", Edoardo Pesce è entrato nella storia del cinema italiano. Come? Indossando i panni di un'icona senza tempo. Il suo "Permette? Alberto Sordi" (regia di Luca Manfredi) è il racconto dell'attore romano prima che diventasse famoso con "Un americano a Roma". L'uomo, ancor prima della maschera, come ammesso dal protagonista ai microfoni della trasmissione "mistaisulcalcio", in onda su Radio Incontro Olympia: "La mia non è stata un'imitazione ho provato a fare mio il personaggio. Un pochino l'ho messo, di parlata e di ritmo di Sordi, ho cercato di allontanarmi dall'imitazione. Ho cercato di allontanarmi, è stato un gioco di equilibri. Spero che piaccia alla gente, è questo l'importante. Il nostro è stato un omaggio". Pesce non ha nascosto la sua fede romanista, anche se in questo caso la mela è caduta lontana dall'albero: "Veramente io vengo da una famiglia di laziali, mio nonno tifava Lazio. E la prima partita che ho visto allo stadio è stata proprio Lazio-Lecce. Sono diventato romanista perché mio padre lo era, e soprattutto perché quando giocavo in strada cercavo di imitare Voller e gli altri calciatori della Roma. Poi mi stava antipatico il vicino di casa, che era laziale, anche quello ha influito (ride, ndr.). Però se mi chiedi di scegliere tra Lazio e Juve, meglio che lo scudetto lo vinca la squadra di Inzaghi, sono contento per quello che sta facendo".

Pubblicato il 24/03 alle 21:20