Grazie Tommy Paul, laziale d'avanguardia. Ma i tifosi italiani...

20.05.2024 14:30 di  Antoniomaria Pietoso   vedi letture
Grazie Tommy Paul, laziale d'avanguardia. Ma i tifosi italiani...

Tommy Paul ha scritto una bella pagina di storia. Il tennista americano ha conquistato la semifinale agli Internazionali di Roma superando ostacoli importanti come il campione in carica Medvedev e giocando un tennis divertente e coinvolgente. Paul ha riportato il tennis americano in semifinale sulle rive del Tevere dal 2021 a oggi. Tommy è riuscito a far parlare di sè per i risultati e non solo. L'amicizia con Opelka gli ha trasmesso la passione per la Lazio mai nascosta. Portachiavi sulla borsa, Forza Lazio scritto sulla telecamera e ripetuto a più riprese sui social hanno acceso il pubblico. 

Sì, perché Paul ha raccolto la simpatia dei tifosi biancocelesti oltre a quella degli appassionati. Chi lo avrebbe mai detto che un ragazzo del New Jersey conquistasse così il cuore dei laziali. Sarà per il talento e la spontaneità  del giocatore stelle e strisce o forse per il fatto che non siamo così abituati. Si sa, la moda degli ultimi anni vede tutti sbandierare la propria fede in un'unica direzione. Moda, esibizionismo o abitudine, insomma chiamatela come volete. Quindi il nostro grazie va a Tommy Paul per aver fatto qualcosa che viene visto come avanguardistico. Qualcosa a cui non siamo abituati in un mondo dello spettacolo che vede spuntare vip di fede romanista.

La gente forse non è abituata a relazionarsi con qualcuno così apertamente diretto. Così Tommy da Voorhees ha dato una lezione non da poco a tutti per questo va ringraziato. Gli chiediamo scusa, invece, per chi in questi giorni ha messo la fede davanti a tutto e ha pensato bene di tifare contro lo statunitense solo perché dichiaratosi laziale. Ne è la prova il "Te sta bene, forza Roma" gridato da uno spettatore dopo un errore dell'americano nel finale del match contro Jarry. Ci sentiamo di chiedere scusa noi a Tommy per quanto accaduto perché probabilmente in New Jersey non poteva immaginare che in Italia ti perdonano tutto, tranne essere laziale.