Inter-Lazio come un anno fa: cambiano i protagonisti ma non il risultato...

Inter-Lazio 2-1 e Inter-Lazio 2-1: cosa cambia? Niente. Questi sono i risultati finali degli ultimi due scontri tra i neroazzurri e i biancocelesti andati in scena alla stadio Giuseppe Mezza di Milano. Era sabato 23 Aprile 2011 (34° giornata di ritorno) e la posta in palio tra Inter e Lazio era alta: gli uomini di Leonardo al terzo posto in classifica dovevano difendersi dagli attacchi dei capitolini, che arrivavano a San Siro con soli tre punti in meno. Un vero e proprio spareggio Champions. Come poche ore fa, anche quel sabato pomeriggio tutto sembrava andare per il verso giusto. Era il 24’ del primo tempo quando Mauro Zarate – si proprio lui, quel ragazzotto che ieri era seduto sulla panchina neroazzurra tutto incappucciato – viene atterrato in area da Julio Cesar. Calcio di rigore per la Lazio fischiato dall’arbitro Morganti ed espulsione per il portiere brasiliano. Leonardo corre subito ai ripari: fuori Milito, dentro Castellazzi. Il Principe argentino fino al quel momento in campo non si era visto (Perché ieri?). Sul dischetto va Zarate che non sbaglia, Lazio in vantaggio e con un uomo in più per circa sessantacinque minuti. I biancocelesti fino al 40’ controllano la partita, Inter mai pericolosa e poco incisiva, l’unico avversario per gli uomini di mister Edy Reja, come ieri sera, era il manto erboso di San Siro. Ma in pochi secondi tutti cambia: Morganti fischia un fallo di Biava su Eto’o (molto dubbio) al limite dell’area, sulla palla va Sneijder – anche lui non pervenuto fino a quel momento – che sorprende Muslera con una punizione non proprio irresistibile. Qualcosa di familiare? Certo, il gol di Milito e l’incertezza di Marchetti (mai chiamato in causa) al 44’. Alla fine del primo tempo Inter-Lazio 1-1, e così come un anno fa i 5000 sostenitori arrivati da Roma si chiedono come sia possibile una cosa del genere (I misteri del calcio). Si ritorna in campo per i secondi 45’ di gioco, i biancocelesti grazie alla superiorità numerica dovrebbero gestire senza problemi la partita, ma vanno in affanno. Al 53’ galeotta fu la zolla: Biava scivola clamorosamente e serve a Eto’o su un piatto d’argento il gol che completa la rimonta neroazzurra. Da quel momento la Lazio spinge fino al triplice fischio di Morganti, ma prima la traversa e poi Julio Cesar negano a Libor Kozak, entrato al posto di Floccari, la gioia del gol (almeno a differenza di Cisse ci ha provato). Ieri la zolla, oggi l’assistente di Rizzoli. Cambiano i nomi, cambiano i protagonisti in campo, ma non il risultato finale: Inter-Lazio 2-1. Nonostante la sconfitta immeritata, i biancocelesti ne escono ridimensionati. Dieci mesi fa il ko di San Siro è stato decisivo per la corsa Champions. Quest’anno, nonostante manchino ancora tante partite, ha allontanato notevolmente gli uomini di Edy Reja dal terzo posto, e adesso si dovranno guardare le spalle dai cugini giallorossi e dal Napoli di Mazzarri.