Lazio, Galli: "Non si può fallire l'obiettivo Champions. La differenza tra Sarri e Mourinho..." - VIDEO

20.03.2023 23:20 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Dai nostri inviati Elena Bravetti e Daniele Rocca-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Galli: "Non si può fallire l'obiettivo Champions. La differenza tra Sarri e Mourinho..." - VIDEO

Tra i premiati al Gran Galà dello Sport di Castiglion Fiorentino anche l'ex portiere di Napoli, Fiorentina e Milan, Giovanni Galli. Ai microfoni dei cronisti presenti ha parlato di corsa Champions, della Lazio di Sarri e del derby: "Questo è un campionato particolare. Quando sembra che uno sia fuori, come è successo al Milan, poi fa tre vittorie e va al secondo posto, poi ne perde due e torna quinto. Il Napoli oggi potrebbe anche smettere di giocare visto quello che sta succedendo alle sue spalle. Come vedi le altre si uccidono tra di loro, nessuno prende e scappa all'inseguimento. Ormai il divario è abissale. Quello che succede dietro è dettato dal momento, per cui non mi sentirei di dire chi possono essere le quattro favorite".

LAZIO - "La classifica parla chiaro. Quando sei secondo vuol dire che te lo sei guadagnato, nessuno ti regala punti. Certo, si può dire che ha sacrificato l'Europa per il campionato. Però si fanno delle scelte in base della rosa che hai a disposizione. Non mi sembra che la Lazio abbia a disposizione una rosa composta da 25 giocatori che ti possono garantire le tre competizioni. Adesso però la scelta ti porta a delle responsabilità: la Champions non si può fallire. La Lazio non è ancora il Sarri Style, ancora non ci è arrivata, ma ci sta lavorando. Ha recuperato Luis Alberto che aveva perso a metà stagione, è senza Immobile, si stanno un po' adattando tutti al ruolo di centravanti. Ma quando una squadra è al secondo posto vuol dire che ha una forza all'interno dello spogliatoio importante perché non si può sopperire a tante assenze mantenendo comunque la classifica che ha in questo momento."

DERBY - "Non ho visto la partita, devo essere sincero. L'ha vista mia figlia e mi ha detto che si sono dati un sacco di botte. Però è stata una partita maschia: il derby di Roma è un derby troppo sentito, troppa rivalità all'interno della città. Credo che questo abbia preso il sopravvento anche su quello che è il gioco del calcio. Vince o Lazio o Roma, erano gladiatori alla fine, non più calciatori. La Lazio ha vinto sfruttando l'uomo in più, ma devo dire che sono due filosofie diverse. Mourinho e Sarri sono due allenatori molto diversi. Uno insegue le vittorie attraverso il gioco, come Sarri, l'altro è un uomo che trasmette sicurezze ai propri giocatori, anche i più scarsi. Bisogna soltanto che ammirarli questi allenatori, perché da poco riescono a tirare fuori tutto il possibile".