Lazio, Immobile: "Il numero 17 rappresenta tante cose. Hobby? Mi piace..."

Durante l'intervista concessa a Lazio Style Radio, Ciro Immobile ha raccontato anche alcuni aneddoti della sua sfera personale. Ecco le sue dichiarazioni: "Perché il numero 17? Il 17 nasce a Pescara, era un numero che mi ha sempre attirato. Gli sono particolarmente legato perché in quell'annata è partito tutto. Poi ho conosciuto mia moglie, che tra l'altro è nata il 17. Jessica è molto ansiosa, vive malissimo la partita. È la prima tifosa, ma da quello che mi racconta chi vive la partita con lei non riesce nemmeno a vedere quando tiro un rigore. Un dramma totale. È bello poter far vedere ai miei figli quello che ho fatto. Questa è storia. Loro non so cosa vorranno fare da grandi. Cerco sempre di essere fonte d'ispirazione per loro. Io e mia moglie stiamo dando loro a essere delle brave persone. A loro fa piacere che noi li seguiamo. Sono contento che abbiano delle passioni da coltivare. Mio figlio sta anche facendo calcio, ma non l'ho spinto io. E vuole farlo, lo fa. I trofei non si possono tenere ad altezza bambino. I miei figli rompono tutto. L'albero Natale non arriva mai a Natale. Rompono sempre tutte le palline. A volte neanche su vanno bene, Mattia gioca con la palla in casa..."
Continua Immobile: "Hobby? I primi anni che si giocava meno andavo spesso a pescare. Mi rilassa molto. C'è poca gente, è questo per me significa relax. È un hobby che coltivo anche qui a Roma, insieme a membri dello staff e magazzinieri. Le carriere dei piloti di Formula 1 è molto dura. Avere un posto in F1 è complicatissimo. Ci sono piloti che mi attirano molto, come Leclerc e Hamilton. Leclerc per il talento che ha. Hamilton oltre al talento anche la grinta, la voglia di emergere".