Lazio, Manzini: "Frustalupi e Gascoigne si confidavano con me"

Dagli anni '70 ad oggi tante cose sono cambiate in casa Lazio: giocatori, allenatori e presidenti sono cambiati, il Team Manager invece no. Maurizio Manzini è sempre rimasto al fianco dei colori biancocelesti e oggi è intervenuto a Lazio Style Radio per raccontare qualche aneddoto della sua carriera: "Ho cominciato alla Lazio con Maestrelli e Lenzini, nel '72. Per un certo periodo sono rimasto sia all'American Express che alla Lazio, fino a quando Giorgio Calleri non mi offrì il posto da Team Manager prendendo spunto dal Milan. Non ci ho pensato troppo ad accettare. Quando un uomo riesce a fare della sua passione il suo lavoro, non può chiedere altro".
CALCIATORI E FAMIGLIE - "A casa Inzaghi c'è una simbiosi e un amore quasi esagerato. Una volta Simone non stava benissimo fisicamente e la mamma è venuta a Roma per accudirlo. Secondo me non credo ci siano stati cambiamenti drastici tra i calciatori e le famiglie nel corso del tempo. Forse prima erano molto più casa e campo. Le persone vicine ai calciatori sono un grande punto di stabilità e riferimento, soprattutto nel passato dove c'erano meno svaghi e meno spunti per diversificare la vita dal campo. Non che oggi si faccia chissà che cosa e infatti grandissime differenze non ne trovo. Prima, ma credo anche oggi, i calciatori si sposavano molto presto e la famiglia aveva più tempo per consolidarsi e quindi aiutare l'atleta nella gestione della sua vita. I calciatori sposati conducevano una vita molto più ritirata rispetto a quelli scapoli".
PUNTO DI RIFERIMENTO - "La società, che sulla figura del Team Manager punta molto, non mi ha mai incaricato di controllare qualcuno, però è capitato che qualche giocatore si confidasse con me, come Mario Frustalupi che aveva paura della notte. Come lui anche Gascoigne che andava a dormire con la mazza da baseball dentro al letto".