Lazio, Martini durissimo: "Siate tifosi veri e leali, non una minoranza chiassosa!"

29.02.2024 11:15 di  Niccolò Di Leo  Twitter:    vedi letture
Lazio, Martini durissimo: "Siate tifosi veri e leali, non una minoranza chiassosa!"
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© foto di Federico Gaetano

Nei momenti complicati tutti hanno una soluzione, chiunque cerca di diventare protagonista esprimendo il proprio parere e innalzandosi a salvatore. Una tendenza, però, che secondo Luigi Martini, storico difensore della Banda Maestrelli e vincitore del primo Scudetto - datato 1974 - controproducente. Secondo quanto scrive sul proprio profilo Facebook, l'ex calciatore ritiene che nei momenti di difficoltà il ruolo del tifoso - quello che lui definisce "vero" - sia di porsi al fianco della squadra, chiedere rispetto e riconoscenza, ma non la testa dell'allenatore, non proporre le proprie soluzioni, lasciar agire chi di calcio vive da anni, tutti i giorni. Solo così facendo, ritiene, un giorno si potrà tornare a godere nel vedere un altro coraggioso al punto da sfidare con un sol dito la Sud:

"Puntuale si sente la voce di una minoranza, che dopo una sconfitta vuole licenziare l’allenatore. C’è poi chi lo accusa di non capire il calcio e gli suggerisce i cambi da fare durante la partita e chi addirittura gli fa la formazione, per poi affermare di non essere un allenatore. Affermazione inutile perché un allenatore professionista non da mai giudizi sull’operato di un collega. È una minoranza chiassosa che non accetta la sconfitta, che non capisce che una squadra in difficoltà, che i giocatori, il loro allenatore si aspettano un supporto speciale per superare la crisi. Il tifoso, quello vero non detta condizioni per essere di aiuto, ti dà tutto fino all’ultimo minuto dell’ultima partita e non chiede niente indietro, solo rispetto e riconoscenza, quello è obbligatorio. Atteggiamenti come chiedere la sostituzione dell’allenatore o parlare di complotti di giocatori contro chi li guida, oltre ad essere banali, mettono in evidenza la scarsa conoscenza del calcio la cui essenza è lealtà e coraggio da parte di tutti, tifosi sugli spalti e giocatori in campo. Lealtà verso l’aquila imperiale e il coraggio di accettare la sconfitta. Se questo sarà vero prima o poi un altro che punterà il dito contro la sud arriverà".