Sarri, il minutaggio divide la Lazio in due gruppi: ecco in che modo

08.10.2022 08:00 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Sarri, il minutaggio divide la Lazio in due gruppi: ecco in che modo
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RASSEGNA STAMPA - Le due Lazio. Sarri a Graz ha cambiato solo tre uomini rispetto allo Spezia, ha confermato il trio titolare del centrocampo e insistito affinché Immobile rigiocasse. Le mosse non hanno pagato per quanto avrebbero potuto e dovuto. Ma che Sarri, nei momenti clou, tenda ad affidarsi alle certezze, è fuor di dubbio. La classifica dei minutaggi, riporta la rassegna stampa di Radiosei, scompone la Lazio in due tronconi. Vero è che tutti hanno giocato in queste prime 11 gare stagionali (ad eccezione di Adamonis e Kamenovic), ma le differenze di impiego sono nitide. Ci sono 11 giocatori sopra la soglia dei 500 minuti e 11 sotto. 

Al primo gruppo appartengono Provedel (982), Immobile (930), Marusic (879) Felipe Anderson (833), Milinkovic (814), Cataldi (775), Zaccagni (727), Patric (696), Lazzari (604) e Luis Alberto (571). L'altra Lazio comprende i giocatori impiegati meno di 500 minuti: Hysaj (431), Vecino (421), Pedro (322), Gila (319), Basic (157), Marcos Antonio (150), Casale (147), Cancellieri (144), Radu (66), Romero (14), Maximiano (6). In più i sono Kamenovic e Bertini a 0. Hysaj, Pedro e Gila sono gli unici che hanno avuto spazio con una certa continuità. Ci sono giocatori come Marcos Antonio, Casale e Cancellieri, che non sono entrati compiutamente nelle rotazioni. L'investimento in estate è stato importante (in totale 23 milioni), quindi è immaginabile un loro impiego con regolarità nel prosieguo della stagione. A loro si aggiunge Romero, a cui la società riconosce un buon valore tecnico, non solo in prospettiva.

Sembra ora che il processo di integrazione dei nuovi abbia subito un rallentamento. In campionato la Lazio riesce a mantenere una marcia continua, con i big che fanno la differenza. In Europa si fatica di più e non solo per un aspetto mentale, ma anche per aspetti tattici e di ritmo. Le cose diventeranno più semplici nel momento in cui i rinforzi estivi, i meno utilizzati, riusciranno a convincere il tecnico. È la vera sfida da vincere.

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