Lazio, Lulic tra infortunio, ritiro e la gloria eterna: i dettagli

RASSEGNA STAMPA - Senad Lulic non è solo il capitano della Lazio. Il bosniaco è un'autentica istituzione dell'ambiente biancoceleste. La rete siglata il 26 maggio che ha permesso alle aquile di alzare la Coppa Italia in faccia alla Roma lo he messo di diritto tra gli intoccabili della storia laziale. L'esterno, però, in tutti questi anni con la maglia della prima squadra della Capitale ha sempre dato tutto. E' stato uno degli intoccabili di tutti i mister che si sono succeduti e non si è mai tirato indietro. Per questo quando a febbraio si è fermato per il problema alla caviglia, Inzaghi non poteva crederci. Sembrava, però, un problema risolvibile in un mese e mezzo. Un piccolo incidente di percorso che lo avrebbe riconsegnato al piacentino per il rush finale tricolore. Invece qualche complicazione di troppo lo ha costretto a un doppio intervento e a una lunga riabilitazione in Svizzera. Nemmeno la sosta per colpa del coronavirus lo hanno riconsegnato pronto all'uso. Ci vorrà ancora tempo, lui è tornato a Roma e si è sottoposto a visite e tamponi (tutti con esiti negativi), ma ancora non è pronto. Tutti sperano che il numero 19 possa tornare arruolabile per la sfida con la Juventus del prossimo 20 luglio. In questi mesi, come riporta l'edizione odierna de Il Corriere della Sera, il bosniaco ha pensato molto al proprio futuro. La famiglia è in Svizzera e la voglia di appendere gli scarpini al chiodo e iniziare ad allenare i bambini nella nazione rossocrociata lo allettava. Inzaghi, Lotito e Tare, però, stimano e puntano tanto su di lui e sono riusciti a strappargli la conferma anche per la prossima stagione. La Lazio vuole tornare in Champions con la fascia al braccio di Lulic che prima, però, deve risolvere i problemi alla caviglia. La voglia di proseguire insieme c'è così come la voglia il prossimo anno di indossare una maglia con uno stemma tricolore sul petto.
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