Coronavirus, stop al calcio e ora che succede? Ecco tutti gli scenari possibili

Il Coni ha deciso che lo sport italiano deve fermarsi fino al 3 aprile. Cosa accade ora? Quali sono gli scenari possibili per il campionato?
10.03.2020 07:25 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Coronavirus, stop al calcio e ora che succede? Ecco tutti gli scenari possibili
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Coni ha deciso di mettere uno stop. Ci si ferma fino al 3 aprile, tutti gli sport devono adeguarsi e rispettare una pausa di circa tre settimane per adeguarsi a "un'emergenza che non ha eguali nella storia del Paese". Il consiglio federale straordinario di domani dovrà solo ratificare la decisione del Comitato Olimpico e aspettare poi il decreto del governo. Ma cosa fare ora? Quale sarà il destino del campionato di Serie A? È la domanda che si fanno tutti gli appassionati. Ma la questione non è semplice. Lo stop fino al 3 aprile presuppone che, nel frattempo, l'emergenza coronavirus arretri, che rientri. E non è affatto scontato. Nel decreto che il governo emetterà domani ci saranno indicazioni per esempio sul prosieguo degli allenamenti, sulla possibilità di giocare le partite "europee" su suolo italiano. Intanto, però, vediamo cosa potrebbe accadere al campionato. Gli scenari sono diversi, tutti da sviscerare.

CANCELLAZIONE DEL CAMPIONATO -  È quello più pesante da digerire, il più grave, quello a cui nessuno vuole pensare. Sospendere definitivamente il torneo sarebbe uno shock, una cosa mai accaduta da quando esiste la Serie A a girone unico. Tanto che né FIGC e né Lega prevedono norme in merito Cosa fare con l'assegnazione del titolo, le qualificazioni a Champions ed Europa League del prossimo anno e con la retrocessione. Norme non ce ne sono, appunto, bisognerebbe partire da zero e trovare un accordo che faccia giurisprudenza. Oggi è circolata la possibilità di una Serie A a 22 squadre per la stagione 2020/2021 con le sole prime due classificate della Serie B (attualmente Benevento e Crotone) promosse e nessuna retrocessione. Titolo non assegnato e classifica considerata all'ultima giornata completata per eleggere le squadre che il prossimo anno andrebbero a giocare le coppe europee. Un'ipotesi, nessuno conferma per ora. Lo stop al campionato sarebbe una scelta drastica, ma l’unica possibile se l’emergenza coronavirus non dovesse arretrare e rientrare nel giro di qualche settimana e anzi peggiorare.

STOP AND GO - Il secondo scenario, invece, prevede che lo stop arrivi solo al 3 aprile, al massimo fino a Pasqua, per poi riprendere e andare avanti anche a giugno e concludere il campionato entro il 30 di quel mese. Considerata data limite perché il 1 luglio inizia di fatto una nuova stagione, con i contratti che scadono e i giocatori liberi di accasarsi in altre società. Se si dovesse ripartire ad aprile, però, la FIGC dovrebbe andare a parlamentare con l’UEFA e chiedere il posticipo dell’Europeo. Due, anche qui, le ipotesi sul tavolo: o far slittare Euro 2020 di 20 giorni o rimandarlo al 2021. Ipotesi a cui Ceferin finora non ha mai aperto. Servirebbe la pressione di tutte le federazioni europee, non solo della FIGC, per aprire uno spiraglio e far ragionare l'UEFA da sistema. Ma la questione è veramente ingarbugliata, perché dall'estero nessuno per ora accenna a fermare i campionati. 

EUROPEI E NUOVA STAGIONE - Ceferin per ora non apre allo slittamento di Euro 2020 al prossimo anno, resiste, convinto che la situazione possa essere gestita in altro modo. I biglietti per le partite della competizione sono sold out e i rimborsi sarebbero milionari. L'UEFA poi sostiene che rimandare l'Europeo di 20 giorni comprometterebbe l'inizio della prossima stagione. Cominciare a fine settembre, o a ottobre, significherebbe comprimere in maniera ingestibile i calendari della prossima stagione. E allora ecco di nuovo l'ipotesi 2021, con a quel punto Europei e Mondiali che si giocherebbero per la prima volta attaccati. I club premono per questa soluzione, nessuno vuole pensare a un campionato monco, interrotto, senza un vincitore. 

LE COPPE EUROPEE - La situazione insomma è molto intricata. A ciò si aggiunge la questione delle coppe europee. Il divieto del CONI è valido solo per le competizioni su territorio nazionale. Quindi le squadre di Serie A impegnate all'estero potrebbero comunque andare a giocare, mentre quelle impegnate in casa? Per esempio, Inter-Getafe, in programma giovedì, come si giocherà? Che le formazioni italiane possano autoeliminarsi è qualcosa che i club non vogliono nemmeno prendere in considerazione (Juventus in primis). Far giocare le italiane in Europa, col campionato fermo, è l'ennesima contorsione di un mondo che in questi giorni ha dato il peggio di sé, ma al momento appare l'unica ipotesi possibile. A meno che l'UEFA non prenda di petto la situazione, fermi Champions ed Europa League per 15-20 giorni e poi decida di recuperare tutto rimandando l'Europeo. Tutelare la salute? Sì, ma in ballo ci sono contratti milionari di sponsor e tv che girano intorno alle due competizioni continentali e ridefinire tutto non è strada semplice da percorrere. Il rompicapo è sul tavolo. Il calcio deve decidere e non si può più rimandare. 

Pubblicato il 9/03 alle 20:30