Serie A, la ripartenza passa dai diritti televisivi: la trattativa in corso

La ripartenza del campionato di Serie A è legata ai diritti televisivi: la Figc e molti club vogliono giocare, i broadcaster preferirebbero lo stop
20.04.2020 16:01 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Zappulla e Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it
Serie A, la ripartenza passa dai diritti televisivi: la trattativa in corso

La settimana appena iniziata sarà decisiva per le scelte sul futuro del calcio in Italia e in Europa. In mattinata vi abbiamo anticipato che tra le ipotesi al vaglio del Governo c'è anche quella dello stop definitivo alla stagione in corso (scenario non disdegnato dal Comitato Tecnico Scientifico governativo). Secondo altre indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, in realtà l'esecutivo non è ancora orientato su una linea definitiva e vorrebbe lasciare il testimone alle varie componenti del calcio: Leghe, Figc e broadcaster detentori dei diritti televisivi.

LA TRATTATIVA - La Figc è chiaramente schierata per la ripartenza. Uno stop comporterebbe dei danni economici ingenti a tutto l'indotto legato al calcio, oltre che una serie di inevitabili contenziosi che potrebbero inficiare la prossima stagione. In Lega Serie A la linea non è unanime, anche se alla fine per una questione di interessi, la maggioranza delle società non potrà far altro che convergere sulla ripartenza. Chi invece propende per lo stop sono le emittenti detentrici dei diritti televisivi (nazionali e internazionali), che senza la ripresa risparmierebbero circa 230 milioni, ossia l'ultima delle sei tranche dei pagamenti (da versare entro l'1 maggio). Inoltre la sospensione della stagione in corso non inficerebbe l'inizio della prossima in agosto.

SVILUPPI - Nell'ordine del giorno dell'Assemblea di Lega Serie A di domani c'è anche l'aggiornamento con i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018-2021, fatturazione e pagamento della sesta rata. Sicuramente sarà una prima tappa di discussione congiunta che includerà anche la ripartenza dei campionati. Tutto questo in una fase in cui sono iniziate le trattative per i diritti del triennio 2021-2024, potrebbe aprire degli scenari fino a qualche mese fa impossibili. In Lega per esempio c'è anche chi ragiona su un'estensione del bando in vigore fino alla stagione 2022 (diventerebbe un quadriennio 2018-2022) in modo da accontentare i detentori che a quel punto potrebbero non creare problemi sulla ripresa.

IL GOVERNO - Il Governo preferirebbe lasciar trattare le varie parti, ma in caso di un mancato accordo sarebbe inevitabile un intervento. A Palazzo Chigi è in corso un vertice di maggioranza tra il premier Conte e i capidelegazione dei partiti. Tra i temi al vaglio (trattativa con l'Europa, decreto aprile) c'è anche l'inizio della fase 2 dal 4 maggio, che includerebbe anche la ripartenza degli allenamenti dei club. Se, come sembra, i campionati dovessero ripartire praticamente in tutta Europa, sarebbe difficilmente sostenibile una posizione diversa in Italia. 

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