Napoli - Lazio, tutto può succedere: Spalletti affila le lame, Sarri sceglie il silenzio

Per lottare contro i più forti c'è bisogno di lottare contro i propri stessi limiti. Sarri può fare l'impresa, ma servono magie. Come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei, ci sono stati diversi cambiamenti rispetto allo scorso anno, da Leiva a Luiz Felipe, passando per Acerbi. Eppure, il fascino di una sfida come questa non cambia mai, soprattutto ora che in panchina ci sono due profondi conoscitori e interpreti del calcio italiano. Spalletti l'ha detto ieri in conferenza, stima Sarri, ne fa un'ispirazione e come potrebbe essere il contrario per un allenatore con grandi ambizioni. Il tecnico laziale invece non ha ancora parlato, forse per non "sporcare" il silenzio con parole superflue. Non vuole dare indizi su come ha preparato la sfida, anche se sorprese non sono attese in fatto di assetto e formazione. Il precedente scontro tra i due al San Paolo, oggi Maradona, finì con il poker partenopeo e Sarri non ha alcuna intenzione di ripetere l'umiliazione. In certe partite chiudersi in difesa non ha senso e di certo la sua Lazio non può mostrarsi arrendevole, attendista di qualche mossa da parte di un'artiglieria pesantissima che Spalletti ha a disposizione. Quello che servirà per battere, o almeno per affrontare la furia napoletana sarà il coraggio, per dare un segnale forte. A poche ore dalla sfida di stasera tutto è messo da parte, tutto è rinviato, anche qualche tensione ormai intuibile con Tare. Uno come Sarri ha bisogno di un progetto concreto e di risorse umane adatte a realizzarlo. Ma non è oggi il tempo per pensarci.