Coronavirus, Conte: "Mascherine e distanza fino a quando non ci saranno vaccino o terapie"

"Le recenti previsioni del Fmi stimano una caduta del 9,1% del Pil", per questo il governo si prepara a stanziare "una cifra non inferiore a 50 miliardi di euro, con intervento complessivo che, sommando i precedenti 25 miliardi, sarà non inferiore a 75 miliardi". Lo ha spiegato il premier Giuseppe Conte in Aula al Senato in un'informativa sull'emergenza coronavirus, in vista del confronto decisivo al Consiglio europeo di giovedì, 23 aprile, sul pacchetto di misure economiche delineato dall’Eurogruppo e sulla “fase 2”, quella della ripartenza delle attività che si sono fermate per il lockdown. "Dobbiamo potenziare ulteriormente la risposta di politica economica, perciò il governo invierà brevissimo al Parlamento un'ulteriore relazione con una richiesta di scostamento pari a una cifra ben superiore a quella stanziata a marzo", ha spiegato Conte sulle nuove misure economiche. Al discorso a Palazzo Madama seguirà un altra informativa del premier alla Camera, alle 17:30.
"App su base volontaria, ma niente limitazioni per chi non la usa"
Conte si è soffermato anche sull'app per il monitoraggio dei contaggi. Il governo punta al "rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti esistenti e di teleassistenza con l'utilizzo delle nuove tecnologie", ha spiegato il premier. "L'applicazione sarà offerta su base volontaria, non obbligatoria, faremo in modo che chi non vorrà scaricarla non subirà limitazioni o pregiudizi", ha aggiunto.
"Sul Mes procediamo con cautela, al Parlamento spetterà l'ultima parola"
In merito al Mes, Conte ha sottolineato che "ritengo che questa discussione debba avvenire in modo pubblico, trasparente, in Parlamento, al quale spetterà l'ultima parola". Sul tema, ha precisato il premier, "si è alimentato nelle ultime settimane un dibattito che rischia di dividere l'Italia in opposte tifoserie" ma l'intento è procedere con la "massima cautela". Poi Conte ha spiegato che "ci sono Paesi in Ue che hanno dimostrato interesse" al Mes senza condizioni, e quindi "rifiutare questa nuova linea di credito significherebbe fare un torto a questi Paesi che ci affiancano nella battaglia" in Ue, ha affermato.
"Mascherine e distanziamento finché non ci sarà il vaccino"
Il premier ha spiegato che "sulla risposta sanitaria il governo ha elaborato una strategia in cinque punti. Il primo è mantenere e far rispettare distanziamento sociale, promuovere utilizzo diffuso di dispositivi di protezione individuale fino a quando non disponibili terapia e vaccino". E la soglia del contagio di riferimento "vogliamo che sia commisurata alla recettività delle strutture ospedaliere delle aeree di riferimento", ha aggiunto Conte. "Anche per le misure di distanziamento sociale ci saranno alcune modifiche, non ci sfugge" la difficoltà dei cittadini - ha precisato poi Conte - "nel continuare a rispettare" le regole anti contagio e "l'aspirazione al ritorno alla normalità".
"Programma di riaperture omogeneo su base nazionale"
"Stiamo elaborando un programma di progressive riaperture che sia omogeneo su base nazionale", ha annunciato poi Conte, "e che ci consenta di riaprire buona parte delle attività produttive e anche commerciali tenendo sotto controllo la curva del contagio".
"Puntiamo a intensificare presenza di Covid Hospital"
Tra le misure a cui pensa il governo, ha aggiunto Conte, quella di "intensificare in tutto il territorio la presenza di Covid hospital per la gestione ospedaliera di pazienti, in modo da ridurre notevolmente il rischio di contagio per operatori sanitari e pazienti".
"Programma ben strutturato per riavviare il motore del Paese"
Sulla ripartenza delle attività che si sono fermate per il lockdown, Conte ha sottolineato che "si prospetta una fase molto complessa: dobbiamo procedere a un allentamento del regime attuale delle restrizioni e fare il possibile per preservare l'integrità del nostro tessuto produttivo. Il motore del Paese deve avviarsi ma sulla base di un programma ben strutturato".
"Chiara consapevolezza della necessità di coinvolgere Parlamento"
"Questo passaggio", ha detto Conte all'inizio del suo discorso, "viene compiuto nella chiara della consapevolezza della necessità di coinvolgere il Parlamento tanto più in una fase in cui l'azione di governo rileva direttamente su beni primari della persona".
Conte tra due fuochi: l'attacco delle opposizioni e le divisioni nella maggioranza sul Mes
Sul fronte interno il premier Conte deve fare i conti con gli attacchi delle opposizioni, da una parte, e con le divisioni nella maggioranza, dall'altra, in particolare sul tema del Mes (COS'È). Il fondo salva-Stati è il terreno su cui si scontrano il Pd, favorevole al ricorso al Mes, e il Movimento 5 stelle, da sempre contrario. Dal canto loro le opposizioni hanno attaccato duramente Conte definendo “morbida” la linea del premier nei negoziati con i partner europei sul Mes e sul pacchetto di misure economiche.
Conte su Facebook: “Piano per riaprire dal 4 maggio con attenzione a peculiarità Regioni”
Sulla fase 2, questa mattina in un lungo post su Facebook Conte aveva annunciato che “prima della fine di questa settimana” comunicherà il piano e illustrerà “i dettagli di questo articolato programma”. “Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”, ha spiegato il premier, precisando che il piano “deve avere un’impronta nazionale” ma considerando le caratteristiche e le “pecularità territoriali” delle singole regioni. “Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto subito, ma sarebbe irresponsabile”, ha sottolineato Conte.