Diritti tv, Sky chiede lo sconto. Lotito: “Questo è un ricatto”

“Il calcio non si deve fermare”. Lo si sente dire spesso, ultimamente, questione di profitti e di un'industria che vale un punto percentuale di PIL italiano. E che - di conseguenza -, non può starsene ferma al palo dell'emergenza. Con gli stadi vuoti e soprattutto i televisori spenti. Una delle principali fonti di ricavo (se non “la” principale fonte di ricavo) del calcio nostrano, infatti, è rappresentata dai diritti tv. È assodato. Per questo la Lega Serie A non ha preso per niente bene la lettera ricevuta ieri da Sky Italia, la pay tv che attualmente detiene la stragrande maggioranza del pacchetto televisivo della Serie A. Stando a quanto riportato dalla rassegna stampa di Radiosei, Sky avrebbe chiesto alla Lega un lauto sconto (fino al 50%) sulle restanti 87 partite che le restano da trasmettere della stagione sportiva 2019/20. Una richiesta che, se si ripartisse il 30 maggio, “sfilerebbe” dalle tasche delle società del massimo campionato 145 milioni di euro. E che andrebbe inevitabilmente trasportata in proporzione anche a DAZN e Img, le altre due piattaforme abilitate alla trasmissione della Serie A. Così facendo la Lega potrebbe perdere fino a 200 dei milioni previsti nel contratto da 1.344 miliardi stipulato con le pay tv.
LA FRASE DI LOTITO - Una condizione inaccettabile che ha provocato lo sconcerto di tutti i presidenti, tra i quali spiccano De Laurentiis (“il più infiammato”) e Lotito. Al patron della Lazio viene anche attribuita una presunta frase che avrebbe pronunciato alla visione della lettera: “Questo è un ricatto”. La Lega ora si aspetta che Sky torni sui propri passi. Nel caso in cui la pay tv non dovesse inviare il pagamento (l'ultima rata per questa stagione scade il 1° maggio), si potrebbe andare per vie legali.