Lazio, Diaconale: "Notizie fasulle e diffamazione, ma Lotito ci aveva visto giusto!"

23.04.2020 06:30 di  Francesco Mattogno  Twitter:    vedi letture
Lazio, Diaconale: "Notizie fasulle e diffamazione, ma Lotito ci aveva visto giusto!"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

AGGIORNAMENTO ORE 11:00 - Diaconale è poi tornato a parlare tramite la sua rubrica Facebook, il Taccuino Biancoceleste. Ecco cosa ha detto:

"La diffamazione laudatoria

Un mix di notizie fasulle e di necrofilia giornalistico-giudiziaria. Il tutto per non di riconoscere a Claudio Lotito di aver visto fin dall’inizio giusto nella vicenda della ripresa del campionato dopo l’interruzione provocata dal coronavirus e di sostenere, in una sorta di rigurgito di anti-lotitismo d’antan, che gli indiscussi successi del presidente della Lazio dipendono in gran parte dalla sua capacità di manovrare all’interno del mondo del calcio.

In una recente trasmissione su una radio romana sono state rievocate in maniera diffamatoria vicende risalenti al 2004 e già ampiamente chiarite per sostenere che già a quell’epoca Lotito la faceva da padrone nel mondo del calcio. Nessuno dei suoi tardivi contestatori si è posto il problema che allora Lotito era un neofita dell’ambiente visto che solo da poco aveva assunto la guida della società biancoceleste e che aver capito così rapidamente i meccanismi di quel mondo dimostravano la capacità del personaggio di avere quella marcia in più che gli ha consentito di salvare la Lazio e potarla ai livelli attuali. Bizzarro caso di diffamazione laudatoria!".

Il portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio Sportiva. Taglio stipendi, ripresa della Serie A, le querelle con Cellino e Agnelli. Ecco le sue parole a riguardo: "Ci auspichiamo che oggi il Governo prenda una decisione, che speriamo sia positiva per poter ripartire in un quadro di massima sicurezza per tutti e per evitare rischi economici in un reparto che dà lavoro a 250 mila persone e rappresenta uno dei settori produttivi più importanti del paese. Con il nostro centro sportivo di Formello siamo in grado di rispettare tutte le misure di sicurezza, ovviamente aspettiamo il via libera del governo. Lucas Leiva? È stato al centro sportivo perché, dopo essersi operato al menisco, deve rispettare un programma rigido indicato dai medici".

SULLO SCUDETTO - "Se inizialmente sembrava potesse esserci un interesse nell'assegnare lo scudetto a tavolino, Agnelli ha poi sgombrato il campo. La Lazio non si sente lo scudetto in tasca o appuntato sulla maglia, però vorrebbe giocarselo continuando la stagione e aspettando il verdetto. Se saremo in grado di conquistarlo bene, altrimenti prenderemo quello che dirà il campo. Restano poi da definire l'assegnazione dei posti in Europa, le retrocessioni e le conseguenti promozioni. Concludere il campionato significa anche evitare contenziosi. Taglio degli stipendi? Smentiamo di non aver pagato mensilità ai nostri giocatori. Il problema dovrà essere discusso collettivamente, poi ci adegueremo alle soluzioni condivise. Cellino? Siamo su posizioni opposte e ognuno porta avanti la propria tesi, se tutto quanto avviene nel rispetto reciproco credo che anche la polemica possa essere portata avanti. Immobile? Finora Lotito ha difeso e mantenuto i giocatori più forti alla Lazio e credo sarà anche così, Ciro ha un rapporto molto forte con la tifoseria biancoceleste e può diventare l'attaccante simbolo del club".

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Pubblicato il 22/04 alle 7:45