Lazio, Sarri e il fumo di una sigaretta: quando un simbolo d'addio diventa rinascita

Sarebbe opportuno ripartire da quella sigaretta. Quella fumata sulle scale di Formello, tra i mille pensieri che insieme al fumo leggiadri sfuggivano via. Sarebbe opportuno ripartire da quel senso di incompiuto che aleggiava sul centro sportivo, quando le dimissioni venivano ratificate e i sogni andavano in frantumi. Le incertezze sul futuro, la paura di aver perso un'occasione. Pensieri che si sono alternati nella testa di Maurizio Sarri in quei pochi minuti, in quei pochi tiri di una sigaretta che veniva stretta tra le dita tremolanti di chi aveva dato tutto affinché le cose potessero andare per il verso giusto. Un'immagine che a suo modo è diventata storica, che all'interno ha racchiuso due anni e mezzo di emozioni, di lavoro. Su quella foto sgranata, ma capace comunque di dire tutto, si chiudeva un'avventura che avrebbe meritato decisamente di più.
"La gente pensa che la vittoria sia tutto. Per me è importante, ma il viaggio lo è di più”. Parlava così Maurizio Sarri quando il suo viaggio nella Lazio era nel vivo, quando quella squadra che lui stesso aveva costruito con il duro lavoro quotidiano riempiva d'orgoglio il cuore dei laziali. E chissà cosa avrà pensato di quel viaggio il 12 marzo del 2024, in quella data tanto amara dalla quale sembra passata un'eternità. Chissà se aveva capito che quel viaggio, abbandonato in corso, era destinato a essere ripreso un anno e mezzo più tardi. Forse no. Eppure, lui stesso in qualche modo la porta verso la Lazio l'aveva sempre tenuta aperta. "La lazialità ti invade, voglio finire qui la mia carriera" diceva con la schiettezza e la convinzione che hanno sempre riempito le sue conferenze stampa. Il sogno del Flaminio, anzi del Maestrelli, l'idea di esserne un erede: sentimenti che non si possono riporre in un cassetto, sogni ai quali non è possibile voltare le spalle.
Quella sigaretta che Sarri aveva nervosamente fumato a Formello. Quella che aveva tutta l'aria di essere l'ultima immagine di un sogno, e niente più, oggi assumo tutt'altro valore. Quel fumo in bocca non è più amaro come prima, non scorre lento annebbiando il futuro, ma diventa il simbolo di una nuova rinascita. Una fumata bianca dalle segrete stanze di Formello, quelle che torneranno ad avere il sapore di casa, è la nuova immagine di un nuovo capitolo. Si rinnovano le emozioni, tornano a vivere le speranze e le convinzioni crollate a terra come cenere, ma mai realmente spente. La fiamma del 'Sarrismo' torna ad ardere nel cuore dei tifosi, rincuorati nell'aver ritrovato quel punto fermo di cui avevano bisogno, di chi è pronto a sputargli in faccia la verità delle cose, ma anche quell'amore che in qualche modo li lega e li unisce. Una nuova sigaretta sta per accendersi a Formello, Sarri è tornato con la speranza che questa volta le cose vadano diversamente. Sarri è tornato con la voglia di tornare a inseguire quell'utopica ossessione della perfezione... per regalare un viaggo che valga "di più" di una 'semplice' "vittoria".
Pubblicato il 3/06