Atalanta, Gasperini è un disco rotto: “Non c'erano i due rigori per la Lazio”

No, non bastava un Montella dalla memoria ballerina. Anche Gian Piero Gasperini è tornato a collegare Var e Lazio, ovviamente come esempio di favoritismo arbitrale, nella conferenza stampa di vigilia di Atalanta - Cagliari di domani. Dichiarazioni simpatiche, quelle del tecnico dei bergamaschi. E fastidiose, sì, ma di certo capaci anche di strappare un sorriso ai tifosi biancocelesti. Specialmente alla luce di quello che si è visto nel turno infrasettimanale tra gli stessi nerazzurri e il Napoli, defraudato di un rigore evidente e punito nella stessa azione con il gol del prezioso 2-2 atalantino. Ma alla domanda sul Var, Gasperini ha deciso di non tornare sull'episodio dello scorso martedì – sia mai –, piuttosto ha preferito lamentarsi nuovamente dei due rigori (entrambi netti) assegnati alla Lazio nel 3-3 contro la Dea. Datato ormai di due settimane: “Il Var? Il problema del calcio in Italia è che a bocce ferme l’interpretazione è completamente diversa dal campo. Così si alimentano continuamente discussioni: i due rigori per la Lazio per me non c’erano e per Inzaghi sì” - per Inzaghi e per tutto il mondo del calcio italiano, ma forse il Gasp ne ha una visione differente - “Capire quando può intervenire il Var è difficile: solo sul gol, sui rigori, sugli episodi dentro l’area? E i falli di mano? C’è bisogno di chiarezza, di sintetizzare le cose. Non è una soluzione consentire agli allenatori di chiamare il Var: se io sono a 70 metri, cosa posso vedere?”. Quando si è di parte anche due rigori evidenti, in effetti, possono risultare inventati anche se analizzati da davanti a un monitor. Più che di vista magari è un problema di onestà intelletuale.
MILAN - LAZIO, INZAGHI IN CONFERENZA STAMPA
Pubblicato il 2/11 alle 15:20