Coronavirus / Dal "Daje" di Monteverde alla mano della Raggi: Roma verso l'e-commerce a 360°

Pensare al futuro è d'obbligo, anche nelle grandi difficoltà del presente. La rimozione del lockdown prevista per il 4 maggio non farà ripartire il commercio ai livelli di prima. Non quello che prevede il contatto con il cliente almeno. Vaccino lontano, cura idem. Al momento i supporti di protezione e la paura del contagio potrebbero averla da padrone. La tanto attesa rivoluzione che in Italia stentava a decollare è pronta. Parliamo di quella digitale, con la traslazione verso l'e-commerce. In un mondo in cui Amazon continua a incamerare miliardi (170.000 nuovi posti di lavoro negli USA in tempo di Covid-19 ndr), secondo le associazioni di categoria ben 1 negoziante su 3 si sarebbe convinto che affidarsi al web e ai social sia oramai d'obbligo. A Monteverde è nato ad esempio un piccolo "Amazon di quartiere", alias Daje. Virginia Raggi tende intanto la mano ai piccoli commercianti, quelli che potrebbero restare esclusi: "Creeremo una piattaforma di ordini online per tutte quelle piccole realtà che non ce la fanno ad avere una filiera di commercio elettronico autonomo".