FIGC, Gravina propone il “Progetto Fenice” per salvare il calcio

Il calcio sta attraversando un periodo di crisi da diversi anni. La pandemia ha accentuato le criticità rendendo la vita difficile ai club. Per cercare di risollevare la situazione, la FIGC ha proposto al Governo il “Progetto Fenice”. Così come riporta La Repubblica, il documento contiene le seguenti richieste: meno tasse per i calciatori, finanziamenti per 500 milioni, agevolazioni per settori giovanili e calcio femminile. In cambio, viene offerto un monitoraggio settimanale delle spese dei club. Nel decennio precedente al Covid la situazione del calcio professionistico italiano contava perdite per 4,1 miliardi di euro, quadruplicando l’indebitamento. Con la pandemia la situazione è peggiorata: -302 milioni di euro dei ricavi degli stadi, -228 milioni degli sponsor, -334 milioni delle plusvalenze. I ristori che sono stati concessi hanno coperto una minima parte delle perdite. Con questo progetto il calcio italiano chiede finanziamenti per 500 milioni di euro da investire non solo nella Serie A ma anche in Serie B e C. Come tutte le operazioni è previsto un margine di rischio ma la FIGC lo ha metto in conto e propone misure in cambio. Effettuando dei controlli settimanali, promuovendo l’autosufficienza del sistema calcio, attraverso un tetto di spesa in linea con i flussi di cassa. Lo stesso sistema che sta adottando la Uefa.
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