Finisce tra le lacrime l'ultima con il Tricolor

Hernanes piange, i tifosi della Lazio esultano. E il San Paolo rompe il muro d’omertà lasciandosi andare a qualche piccola ammissione. Stati d’animo contrapposti, ma in realtà hanno lo stesso significato: il Profeta sta per arrivare. I laziali sono felici perché il San Paolo è stato eliminato dalla coppa Libertadores (vittoria per 2-1 sull’Internacional di Porto Alegre ma non è bastato), quindi già pregustano l’arrivo del nuovo campione e sognano le sue giocate. Per Hernanes, invece, è stata la fine di un sogno. Si perché, nonostante si sia legato e ormai tinto di biancoceleste, lui ci teneva tantissimo ad andare in finale di Libertadores e congedarsi diversamente dal suo pubblico.
E’ stata ugualmente un’emozione dall’inizio alla fine della semifinale con l’Internacional. Appena è entrato in campo la gente paulista l’ha chiamato e lui ha risposto solo con un timido applauso. La tensione della partita era parecchia. Inizia la gara e il regista illumina con giocate e subito con due assist che l’ex milanista Oliveira spreca malamente. E’ in giornata di grazia e si vede, con il ct della Selecao Menezes in tribuna felice e pronto a consegnargli il centrocampo del nuovo Brasile. Il gol del vantaggio arriva da una sua punizione che il portiere avversario non trattiene, il pallone arriva ad Alex Silva che di testa segna. Per ben quattro volte Hernanes tenta il tiro dalla distanza, ma alla fine il San Paolo si arrende. La partita finisce e ne inizia un’altra, quella dell’addio dal Morumbi, lo stadio paulista. Hernanes scoppia in lacrime, quasi tutti i compagni vanno a consolarlo e praticamente a salutarlo. Lui ricambia, ma poco dopo corre da Rogerio Ceni, il portiere della squadra ma soprattutto il suo grande amico. I due si abbracciano e si isolano dal resto dello stadio per almeno cinque minuti. Ma non è finita. Mentre Hernanes lascia il campo, la gente si alza in piedi e lo applaude, lui gonfio di lacrime fa una specie di giro di campo e ringrazia.