Fiorentina-Lazio, gli ex arbitri sul match: focus sugli errori di Guida

28.10.2019 12:41 di  Valerio De Benedetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Fiorentina-Lazio, gli ex arbitri sul match: focus sugli errori di Guida
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© foto di Federico De Luca

Fiorentina-Lazio continua a far discutere, anche a distanza di diverse ore dal fischio finale del Franchi. Ai padroni di casa non sono andate giù alcune decisioni di Guida, la Lazio dal canto suo può recriminare per un rigore nettissimo non concesso. Ad analizzare gli episodi a mente fredda ci hanno pensato gli ex arbitri Mauro Bergonzi, intervenuto a calciotoday e Luca Marelli, direttamente sul suo blog. 

BERGONZI - "Guida è un arbitro in un momento positivo, di grande fiducia. A volte, però, quando ce n’è troppa c’è il rischio di lasciare per strada la concentrazione. E’ accaduto nel primo tempo, quando Guida manca un calcio di rigore netto alla Lazio. Il difensore viola tampona l’attaccante con una spinta nettissima. Era assolutamente rigore, e non so perché il VAR non è intervenuto. Presumo che il VAR ha avallato la decisione di Guida, che aveva controllo totale della visione. Eppure il rigore è netto. Nel finale di gara il gol della Lazio è viziato da un fallo nettissimo di Lukaku su Sottil: colpo alla coscia evidente. L’arbitro era a 3-4 metri, aveva campo aperto e non ha fischiato. Da lì, naturalmente, parte l’azione del gol che ha deciso la partita. Anche in questo caso il VAR non è intervenuto: quando arbitravo io il VAR non c’era, non conosco bene i criteri di comunicazione. Credo che il VAR ha lasciato valutare all’arbitro, come spesso accade”.

Poi aggiunge: "Spesso il VAR non interviene perché l’arbitro vede gli episodi, li valuta. In questo caso il VAR lascia che sia il direttore di gara a decidere: a meno che non ci siano i cosiddetti “chiari ed evidenti errori”, ma secondo me questo termine genera confusione. Preferisco parlare di “topiche”, ossia di sviste colossali, sulle quali il VAR non può far finta di nulla. Scambi di persone, errori pacchiani. Questo il giusto concetto per capire quando il VAR interviene su una decisione del direttore di gara”.

MARELLI - "L’episodio più discutibile in avvio di partita. Al 12esimo minuto Lazzari si incunea in area di rigore e cade a terra dopo un contatto con Caceres. Buona la posizione di Guida che lascia proseguire. I dubbi ci sono stati anche in presa diretta e vengono fugati dai vari replay. Caceres non tenta in alcun modo di contendere il pallone all’avversario ma lo carica con una spinta sulla schiena e lo sgambetta con la gamba destra. Calcio di rigore molto evidente ed errore grave di Guida. Su questo episodio si apre un capitolo VAR. Come ormai abbiamo visto, i VAR non intervengono mai su contatti tra calciatori (tranne in rarissimi casi, come a Bergamo ieri pomeriggio), lasciando libertà valutativa piena agli arbitri. In tutta franchezza è difficile sostenere questa scelta: il fallo su Lazzari è evidentissimo, non lascia spazio ad alcuna discussione soggettiva e sarebbe il caso, perlomeno su episodi così solari, di non lasciare impuniti falli palesi". 

Poi conclude: "Al minuto 70 la Fiorentina reclama un calcio di rigore per un contatto in area tra Ribery ed Acerbi. Guida è nelle condizioni ideali per decidere (ed ancora una volta in posizione centrale) e lascia proseguire. Decisione corretta: non c’è assolutamente nulla, probabilmente Acerbi non tocca nemmeno Ribery che si lancia a terra sperando in un fischio favorevole. L’ammonizione per simulazione non sarebbe stata un errore. Al minuto 88 la Lazio trova la rete della vittoria con Immobile su un’azione iniziata da un recupero di Lukaku che strappa il pallone a Sottil. Azione nel pieno controllo di Guida che reputa corretto il contrasto. In realtà il fallo di Lukaku è molto evidente, sia col braccio sinistro che con la gamba sinistra. La rete della Lazio è chiaramente viziata da un fallo in partenza sul quale, però, il VAR non può nulla: è un contatto sul quale l’arbitro è in controllo totale, è una valutazione soggettiva ma rappresenta un grave vulnus (a mio parere) per la regolarità della gara. Torniamo al solito discorso: come ovviare a questa rigidità del protocollo?".

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