Lazio, Cesar: "E' stato il derby dei brasiliani. Marcos Antonio..."

08.11.2022 20:30 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Niccolò Di Leo - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Cesar: "E' stato il derby dei brasiliani. Marcos Antonio..."
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© foto di Federico De Luca

Un derby diverso dal solito, una Lazio diversa dal solito, che con solidità e pragmatismo è stata in grado di battere la Roma e regalare alla sua tifoseria  una serata bellissima e indimenticabile. Una derby nel segno dei brasiliani: nel segno di Felipe Anderson che sblocca la partita e di Roger Ibanez che con il suo errore consente l'unico e decisivo gol. La Lazio vince meritatamente e a commentare la prestazione della squadra di Sarri è, per retare in tema, un brasiliano che di derby se ne intende: Cesar Aparecido Rodrigues. Soprannominato "Cesaretto" dai tifosi, anche lui come Anderson trovo la rete in un derby del 2006, indimenticabile per lo storico gol di Paolo Di Canio. Questi i suoi commenti rilasciati ai microfoni di Notizie.com.

DERBY VERDEORO - "Un derby deciso dai brasiliani visto che ad essere decisivi sono stati Felipe Anderson e Ibanez. Uno ha fatto un gran gol, l’altro un grande regalo. La partita non è stata entusiasmante. Io credevo che la Roma provasse a fare qualcosa di più: ma non si è mai vista. Non ci ha mai messo in difficoltà. Di solito quando perdi nei derby, ci metti tutto. Invece loro non hanno fatto niente. Sembravano una squadra monotona, senza cambio di passo. La Lazio è stata poco esaltante, ma si vedeva che ha qualità. Anche nell’occasione del gol, è vero che Ibanez sbaglia, ma Pedro era li a fare pressing. A crederci. E poi Felipe Anderson è stato bravissimo”.

FELIPE ANDERSON - "Sono convinto che ora sarà al settimo cielo. E’ un giocatore importante, che si sta sacrificando in un ruolo non suo, ma sta facendo bene: da quando gioca al posto di Ciro Immobile ha fatto gol, assist e sta dimostrando di poter dare una soluzione in più al gioco offensivo. E’ cresciuto tanto”.

LAZIO - "Ora ci sarà la sosta e sarà un’incognita per tutti. Oggi vediamo una squadra, ma fra qualche mese nessuno può immaginare che Lazio sarà. Certo, vale anche per le altre squadre, ma la Lazio avrà pochi giocatori che andranno al Mondiale. Gli altri che faranno? Come si prepareranno? Difficile dire oggi cosa succederà domani. In campionato può e deve puntare al quarto posto e in Europa non deve snobbare la Conference League. Sarà anche la Serie C europea, ma non si scende mai in campo per perdere. E se volevano evitarla dovevano fare meglio in Europa League. Che senso ha lottare per chiudere bene il campionato, andare in Europa, se poi si snobba?".

MARCOS ANTONIO E CATALDI - "Anche io il primo anno ebbi dei problemi. Venire da un altro calcio, non parlare la stessa lingua dei compagni in campo non ti aiuta. Io ho avuto bisogno di un pò di tempo e credo che anche lui tra poco potrà spiccare il volo. Si vede che ha qualità. Meno male che nel frattempo Cataldi è cresciuto tanto. Si vede, gioca con maggior sicurezza e non ha paura ad indossare la fascia di capitano. Ha giocato un gran derby e sta facendo molto bene".