Lazio, Cragnotti: "Bravo Lotito, finalmente ha iniziato a pensare in grande". E su Sarri...

Il presidente più vincente della storia della Lazio. Sergio Cragnotti ha rappresentato il punto più alto della storia biancoceleste, la sua squadra, spesso si dice, abbia vinto molto meno di quanto avrebbe meritato. Campioni del calibro di Beppe Signori, Veron, Simeone, Vieri, Nesta. Proprio l'ex presidente ha rilasciato una lunga intervista a Il Messaggero in cui ha detto la sua anche sul patron Claudio Lotito: "Gli faccio i complimenti, finalmente ha iniziato a pensare in grande e non solo al bilancio. Lo dimostra l'ultimo mercato. Per questi tempi e rispetto al passato, vedo un altro indirizzo. Si vede che Lotito ora vuole assolutamente emergere e iniziare a lottare per qualcosa di più ambizioso". Certo la speranza di rivdere il tricolore sul petto non è mai svanita: "È ancora troppo presto persino per dire che possa puntare alla Champions. È stato cambiato tanto, ma l’intento è giusto".
"Se manca un simbolo di lazialità? Credo di sì. Io avevo Dino Zoff, che rappresentava tutto. Il suo contributo nella Lazio è stato fondamentale. E oggi manca un personaggio del suo calibro".
Poi torna sul mancato arrivo di Ronaldo il Fenomeno alla Lazio: "Se il Fenomeno non è venuto alla Lazio fu perché i nerazzurri alzarono il prezzo. Comunque sia è difficile ricordare per filo e per segno che cosa è successo veramente. Ci sono tanti aneddoti circa i giocatori che abbiamo comprato. Una volta i colpi si mettevano a segno così".
E su Simone Inzaghi: "Chissà, un giorno magari tornerà a Roma e riuscirà a vincere lo scudetto. Lo spero per tutti i tifosi biancocelesti, che mi dimostrano ancora grande affetto. Mi auguro che i sostenitori della Lazio possano tornare a vivere i fasti di una volta al più presto. Se lo meriterebbero. Io a 82 anni sento ancora il boato del 12 maggio...".
Infine su Sarri: "Il suo ingaggio è stata una bella mossa per portare un’altra mentalità. Con la Lazio deve dimostrare il suo valore e le sua capacità, al secondo anno è in gioco la sua immagine e il suo ruolo".
Pubblicato il 24/8