Lazio, Favalli: "Arrivato da bambino, andato via da uomo. Che orgoglio!"

Stefan Radu è il recordman di presenze con la maglia della Lazio. Il Boss ha scavalcato Beppe Favalli che resisteva da più di venti anni in cima alla classifica. L'ex capitano biancoceleste, toccando quota 401, aveva a sua volta superato una bandiera come Pino Wilson. Favalli, in veste di doppio ex, è stato intervistato prima di Lazio - Inter, ripercorrendo la sua storia in biancoceleste. La rassegna stampa di Radiosei riporta le sensazioni del giocatore allora giovanissimo che con la maglia della Cremonese sfidò all'Olimpico i biancocelesti, spendo che da lì a poco avrebbe abbracciato i capitolini. Il primo anno fu subito Europa e poi la scalata verso la vetta del calcio italiano ed Europeo. Sul difensore più forte con cui ha giocato Favalli non ha dubbi e sceglie Nesta, mentre in attacco prevale la coppia formata da Signori e Vieri. Un'emozione forte rimane la vittoria della Coppa Italia del 1998, mentre brucia ancora lo Scudetto perso nel 1999. L'anno successivo però arrivò il riscatto e l'ex terzino sinistro racconta di aver vissuto gli attimi finali di Perugia - Juventus nel bagno dello spogliatoio, fumando una sigaretta dietro l'altra e facendo il count down con Nesta. Indimenticabile resta il viaggio in pullman verso il Circo Massimo con la gioia impressa sul volto dei tifosi. Quanto al superamento di Wilson per presenze: "Una cosa che mi ha reso orgoglioso. Sono arrivato alla Lazio a 20 anni, da bambino, e sono andato via da uomo. L'estate del 2004 con il contratto che mi scadeva presi la decisione di andare via. Per me era la fine di un ciclo, da una parte c'era la soddisfazione e la consapevolezza di aver fatto il massimo con la Lazio, dall'altra il dispiacere di lasciare casa mia". Di tutti i tecnici incontrati in biancoceleste il ricordo è positivo, da Zoff a Mancini, passando per Zeman, Eriksson e Zaccheroni.