Lazio, l'Olimpico è (ancora) un tripudio d'amore: canta come fosse sold-out!

La Lazio inizia alla grande il suo percorso europeo. All’esordio nell’attuale edizione dell’Europa League, arriva una convincente vittoria contro il Feyenoord. Luis Alberto, Anderson e Vecino, oltre a tutti coloro che non sono andati in gol ma si sono resi comunque protagonisti di una prestazione d’alto livello, hanno regalato ai presenti all’Olimpico un vero show. Ma il “regalo” è stato reciproco. I biancocelesti hanno consegnato reti per cui esultare. Gli spettatori hanno ricambiato con un tripudio d’amore che è ormai consuetudine. Non si sono registrati gli stessi numeri dell’avvio di stagione, ma l’Olimpico sembrava comunque sold-out. Ventiduemila che si son fatti sentire come fossero cinquantamila.
L’appello era stato chiaro: colorare di biancoceleste lo stadio. Detto fatto. Bandiere e sciarpe sono state la meravigliosa cornice attorno a cui si sono mossi gli uomini di Sarri. Cori senza fine. All’allenatore, che ha ricambiato con un applauso di quelli sentiti, che vengono dalla pancia. Ai giocatori in campo. E anche a Sinisa Mihajlovic, rimasto nel cuore dei tifosi e destinato a rimanerci. Le esultanze sono state la ciliegina sulla torta: i calciatori si sono presi quell’abbraccio di cui ormai non riescono più a far a meno. Corsa sotto la Nord, e tanto basta per esser felici. Al triplice fischio, il giusto ringraziamento. Per la vittoria, certo. Ma, ancor di più, per il frastuono, per quelle urla che non si possono bloccare. Per l’amore. Per la lazialità, che passa dalle gradinate al campo. Filo diretto. Al prossimo spettacolo.